Folla nei vicoli di Bergamo Alta, Gori: “Non sono bastati centinaia di morti?”
Bergamo Alta come Milano. Il sole, il caldo, il permesso di poter uscire a fare una passeggiata, sono stati interpretati da troppi cittadini come un liberi tutti.
Senza più norme o preoccupazioni. Molti sono usciti in strada dimenticandosi della situazione di piena emergenza che stavamo vivendo solo fino a poche settimane fa. Dei morti, delle centinaia di malati intubati nei reparti di terapia intensiva, e delle bare che abbiamo visto sfilare nelle strade di Bergamo solo un vago ricordo.
Bergamo come Milano
Pochi giorni fa, il sindaco Beppe Sala si era dovuto arrabbiare sulla sua pagina Facebook dopo aver visto le immagini della folla che ogni sera, all’ora dell’aperitivo si riversava sui Navigli. Ieri, altre foto sul mercato di viale Papiniano, sempre a Milano, dove i banchi sono stati letteralmente presi d’assalto dai milanesi. Adesso tocca a Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, fare un appello ai suoi cittadini e riportarli all’ordine. In un video postato su Facebook, il primo cittadino della città forse maggiormente colpita dal coronavirus, si è detto arrabbiato per una foto vista sui social scattata nella Città Alta e in Largo Rezzara. Nella quale si vede una folla di persone passeggiare tranquillamente tra i vicoli, senza rispettare la distanza di sicurezza. Alcuni dei presenti senza neppure indossare la mascherina. Gori si è detto preoccupato e molto arrabbiato e ha poi chiesto ai bergamaschi: “Non sono bastate le centinaia di morti nella nostra città? Vogliamo ritrovarci tra un mese di nuovo nei guai?! Ve lo chiedo di nuovo: per piacere, metteteci serietà, impegno e rigore”. Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori: “Gente in strada, non son bastati i morti?”Pubblica sul tuo sito
E il sindaco si arrabbia
Domenica mattina aveva fatto una passeggiata sui Colli ed era tornato a casa sollevato. Tutti coloro che aveva incontrato lungo il tragitto erano distanziati e avevano la mascherina. Poi, al pomeriggio questa spiacevole sorpresa. Troppe persone accalcate, vicine l’una all’altra, con protezioni abbassate che camminavano nel centro antico della città. La foto in questione era stata postata sulla pagina Facebook dall’ex consigliere regionale leghista Giosuè Frosio. In poco tempo è circolata sui social provocando l’indignazione di tanti bergamaschi che le regole le rispettano e non hanno dimenticato tutti i morti che la loro Bergamo ha pianto da quando ha avuto inizio l’emergenza da Covid-19. Il rischio tangibile è che possano rialzarsi i numeri di contagi e decessi. Fase 2 non vuol dire poter fare quello che si vuole.
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