Migranti, scontro sui profughi tra Italia e Germania: il trucco con cui la Merkel sospende gli accordi di Dublino
Il trucco con cui il ministro dell’Interno tedesco, Horst Seehofer, sta cercando di sospendere gli accordi di Dublino a causa del coronavirus, “è illegale. È un atto ingiusto e disumano, che getta migliaia di profughi nell’ angoscia”. Lo spiega Guenter Burkhardt, cofondatore di ProAsyl, la più grande ong tedesca a difesa dei migranti. La querelle riguarda i profughi arrivati in un Paese europeo e che scappano in un altro: i cosidetti dublinanti. Stando appunto agli accordi di Dublino dovrebbero fare domanda nello Stato di primo approdo. In quelli in cui arrivano successivamente, possono farlo solo sei mesi dopo la richiesta di riportarli nel primo Paese. La Germania, scrive Repubblica, sta usando un artificio legale per mettere in pausa quel periodo ed essere sicura di rimandarci tutti i ‘dublinanti’. Peraltro, stando a un’ informazione fornita dal ministero dell’ Interno tedesco, nel solo 2019 Seehofer ha chiesto di trasferire in Italia ben 14.175 profughi. Circa 2.500 sono già tornati nel nostro Paese.
Durante la crisi, l’Italia ha temporaneamente bloccato tutti gli ingressi e i ricollocamenti, e molti profughi aspettano fiduciosi che la scadenza di sei mesi prima di poter fare domanda d’asilo in Germania arrivi presto. Ma è esattamente ciò che Seehofer vuole evitare. Perciò in queste settimane a migliaia di richiedenti asilo sta arrivando una lettera che li avvisa che se hanno fatto ricorso contro il respingimento durante la crisi da epidemia, Dublino è sospesa. Schiere di avvocati stanno consigliando ai richiedenti asilo, ovviamente, di ritirare i ricorsi.