Fratelli d’Italia pensa alla mobilitazione popolare il 2 giugno: «Diamo voce agli italiani»
Una mobilitazione per il 2 giugno, Festa della Repubblica, per dare voce a tutti i cittadini italiani nel rispetto delle regole, aperta all’apporto di tutto il centrodestra. È quanto ha stabilito l’esecutivo di Fratelli d’Italia, che si è riunito oggi in videoconferenza, secondo quanto riferiscono fonti del partito.
Fratelli d’Italia, Meloni: «Nonostante gli annunci di Conte…»
Tutti stanchi della propaganda di Conte: dopo due mesi di crisi, famiglie e imprese sono alla canna del gas. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha scritto un post durissimo su Facebook dal titolo “Giornata della famiglia: sinistra e 5 Stelle hanno abbandonato milioni di italiani”. «Nonostante gli annunci di Conte – scrive Giorgia Meloni – milioni di persone non hanno ricevuto alcun sostegno. Molti italiani si trovano a gestire situazioni drammatiche per le quali, probabilmente, nessun ministro piangerà. Oggi si sarebbe dovuta celebrare la Giornata della Famiglia, ma la sinistra sembra intenta a celebrarne la fine».
Valanga di commenti
Tantissimi i commenti. Chi scrive è gente disperata, famiglie che non hanno più un euro. Scrive un utente: «Onorevole la prego ci aiuti. Sono due mesi che non percepisco dello stipendio. Mi scusi il termine è una vergogna abbandonare i cittadini in questa maniera non se ne può più. Succederà qualcosa se non si prenderanno seri provvedimenti, occorrono i soldi per le famiglie… La prego fate qualcosa devono arrivare subito i soldi. La cassa integrazione è un diritto del lavoratore… aiutaci». E un altro aggiunge: «Conte ha la testa nella sabbia, vede solo quello che vuole vedere. Non è un uomo del popolo e purtroppo per l’Italia si è trovato in una posizione di potere…». E un altro ancora osserva: «Se qualcuno sente Conte, ditegli che le bollette piene di tasse continuano ad arrivare. Perché il decreto “bomba atomica” ancora non è uscito in gazzetta e poi le compagnie dovranno adeguarsi. E quando tutto sarà andato a buon fine, saremo chiusi».