Ora lโ€™Austria chiude allโ€™Italia: ecco la โ€œmannaiaโ€ sul turismo

โ€œHo sentito tanti operatori che hanno segnalato il pericolo di accordi tra Paesi europei sul turismo, il flusso maggiore per lโ€™Italia รจ quello dei cittadini tedeschi, ieri ci siamo mossi e dalla Germania ci รจ stato assicurato che non faranno accordi bilaterali con nessun Paeseโ€, ha fatto sapere ieri Luigi Di Maio, ospite di Mario Giordano a Fuori dal Coro, su Rete4.

Per il ministro degli Esteri italiano, insomma, il pericolo che da Berlino, Francoforte e Monaco di Baviera possano essere aperte corsie preferenziali verso le spiagge della Croazia o le montagne dellโ€™Austria non ci sarebbe.

I termini di unโ€™intesa per predisporre un โ€œcorridoio aereo turisticoโ€ tra Repubblica Ceca e Croazia erano stati discussi giร  a metร  aprile dal premier ceco Andrej Babis e dal suo omologo Andrej Plenkovic. Il premier croato, poi, ne aveva parlato anche con altri leader europei, compresa la cancelliera tedesca, Angela Merkel e quello austriaco Sebastian Kurz. I โ€œcorridoi Covid-freeโ€, come sono stati ribattezzati, minacciano di togliere a Italia, Francia e Spagna, una buona fetta di turisti teutonici che ogni anno arrivano a godersi la bella stagione nel nostro Paese. Viaggiatori che ora, sulla base di accordi bilaterali, potrebbero optare per spostarsi in sicurezza nei Paesi mitteleuropei, meno colpiti dallโ€™epidemia e raggiungibili anche con mezzi privati, limitando al minimo il rischio contagio.

Per scongiurare questa eventualitร  lunedรฌ scorso il ministro del Turismo, Dario Franceschini, ha chiamato personalmente lโ€™omologo tedesco, Thomas Bareiss. Un colloquio โ€œcordialeโ€, fanno sapere le agenzie di stampa, in cui โ€œรจ stata manifestata piena coincidenza di vedute sulla prioritร  da accordare allโ€™adozione di regole sanitarie e di sicurezza comuni a livello europeo per consentire spostamenti turistici allโ€™interno dellโ€™Unioneโ€. Il ministro tedesco ha confermato che la Germania โ€œha ricevuto proposte per la creazione di corridoi turistici da alcuni Paesi europeiโ€, ma ha escluso che Berlino possa concludere intese di questo tipo. Ci vogliono โ€œcomuni soluzioni europeeโ€, ha convenuto Bareiss.

Ma per ora i fatti dicono il contrario. Vienna, infatti, ha annunciato che da venerdรฌ prossimo verranno allentate le restrizioni ai valichi con la Germania, per arrivare a revocare totalmente i controlli il prossimo 15 giugno. Lo stesso farร  Berlino, anche alle frontiere con Danimarca, Francia, Lussemburgo e Svizzera. Il Belpaese, invece, sul confine orientale resterร  isolato fino a data da destinarsi. Al termine del Consiglio dei ministri di oggi, infatti, il cancelliere Sebastian Kurz ha gelato il governo italiano:โ€Alla luce del numero dei contagi ancora molto elevati non vi รจ alcuna prospettiva di aprire presto i confini con lโ€™Italiaโ€.

In mattinata la ministra del Turismo austriaca Elisabeth Kostinger aveva fatto sapere che per recarsi in Italia e in altri luoghi di vacanza come Spagna e Grecia ci sarebbe voluto โ€œun poโ€™ piรน di tempoโ€. Anche alla luce del fatto che, ha sottolineato sempre Kostinger, โ€œil traffico aereo rimarrร  molto limitatoโ€. Un approccio comune a livello europeo รจ โ€œassolutamente auspicabileโ€, ha detto la ministra. Ma il Brennero resta chiuso. E la decisione di Vienna, di fatto, mette allโ€™angolo il nostro Paese.

Sarร  impossibile per i turisti tedeschi o austriaci, raggiungere lโ€™Italia in auto o in treno, almeno fino alla metร  giugno. Non solo. In unโ€™intervista alla radio Orf, citata dallโ€™Huffington Post, la Kostinger imputa la decisione di rimandare la riapertura del confine italiano al fatto che nel nostro Paese vigano ancora le โ€œlimitazioni agli spostamenti interniโ€. Il futuro, ha aggiunto, โ€œdipenderร  dai tassi dโ€™infezioneโ€, annunciando, per contro, il progressivo allentamento delle restrizioni anche alle frontiere con Repubblica Ceca e Slovacchia, due dei Paesi coinvolti nelle discussioni per la creazione dei โ€œcorridoi anti-Covidโ€.

A casa nostra, intanto, lโ€™opposizione insorge. Dopo la Lega ora รจ Fratelli dโ€™Italia a depositare unโ€™interrogazione alla Commissione europea per protestare contro โ€œil gravissimo problema dei corridoi creati da Austria, Germania, Repubblica Ceca, Slovenia e Croazia per dirottare il flusso turistico proveniente dai Paesi del Nord Europa verso le spiagge della ex Jugoslaviaโ€. โ€œTale esclusione โ€“ ha denunciato lโ€™eurodeputato Sergio Berlato โ€“ costerebbe allโ€™Italia una diminuzione di circa il 73 per cento del fatturato, nonchรฉ la perdita di milioni di posti di lavoro, oltre che di circa 25 milioni di turistiโ€.

il giornale.it

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