Fango di Rep su Foa, il presidente della Rai: “Mai detto che Pd vuole mia poltrona”

È un’inchiesta di Repubblica a far nascere il caos in politica e a rintuzzare le accuse al presidente della Rai, ormai da tempo nel mirino di sinistra e 5 Stelle.

Parliamo della mail falsamente riconducibile all’ex ministro dell’Economia Giovanni Tria con la richiesta di accreditare un’importante somma di denaro a una società estera che aveva assicurato dei servizi al ministero.

Una grossa truffa informatica ai danni dei vertici della tv pubblica. Ora il quotidiano pubblica un’inchiesta dal titolo “Marcello Foa e la strana storia della tentata truffa alla Rai” creando un vero e proprio polverone.

“È urgente che la Vigilanza faccia chiarezza su Foa”, hanno tuonato dal Pd. “Foa riferisca in Vigilanza”, ha continuato il M5S. “Foa deve rassegnare immediatamente le dimissioni, oppure il Cda, la commissione di Vigilanza e il Governo dovranno intervenire per revocare il suo incarico”, ha commentato Italia Viva. “La storia si fa sempre più inquietante. Serve una convocazione urgente del CdA per fare chiarezza su quanto avvenuto”, ha chiesto con una nota l’Esecutivo dell’Usigrai.

Subito è arrivata la replica di Marcello Foa. “Nei sommari, nel testo e nelle grafiche a corredo dell’articolo (di Repubblicandr) sono riportati gravi errori e imprecisioni che falsano la ricostruzione del mio atteggiamento e dei miei comportamenti in tutta la vicenda della tentata truffa alla Rai, che io stesso ho denunciato alle autorità competenti e nella quale sono parte lesa. Ricordo che tutti gli elementi in mio possesso sono stati da me già portati a conoscenza in audizione anche alla Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai”, ha affermato Foa. “In particolare – ha continuato – è falso, come afferma la Repubblica, che io abbia mai ‘autorizzato una operazione da un milione di euro’. È anche falso che io sia il ‘Ceo’ della Rai, come invece vengo presentato nell’articolo. Senza entrare in dettagli coperti da segreto istruttorio, riguardo alla successione degli eventi e ai contenuti rilevo significativi discostamenti dalla verità. È poi falso quanto scritto da la Repubblica e cioè che ‘Foa chiede che il pagamento venga effettuato dall’amministratore delegato Salini’. E gravemente ambigua e fuorviante è la formulazione del titolo in prima pagina e di quello all’interno del quotidiano: ‘Ecco la strana storia della tentata truffa alla Rai di Marcello Foa’. Per tutto questo ho dato mandato ai miei avvocati di agire legalmente”.

Queste dichiarazioni sono state riportate dal quotidiano. Ma nella replica di Foa è comparsa anche un’altra frase, non irrilevante: “La verità è che il Pd vuole la mia poltrona”. Una dichiarazione mai fatta dal presidente della Rai che è finita persino nel titolo dell’articolo: “Pd-M5S: ‘Foa riferisca in Vigilanza su tentata truffa’. Il presidente: ‘È il Pd che vuole la mia poltrona’”. Dura la replica di Foa: “La Repubblica anche oggi mi costringe a una secca smentita. Mi attribuisce infatti, nella versione online, una frase che non ho mai pronunciato, totalmente inventata, aggiungendola arbitrariamente al mio comunicato stampa di ieri. Non ho mai dichiarato: ‘La verità è che il Pd vuole la mia poltrona’. Frase che diventa anche titolo nella homepage datata 9 maggio 2020, e che viene riportata nell’articolo”. Poi ha tuonato: “È gravissimo che un quotidiano a diffusione nazionale come la Repubblica attribuisca al presidente della Rai commenti mai pronunciati. E ciò si aggiunge agli articoli di ieri e di oggi nella versione cartacea, rispetto ai quali confermo di avere dato mandato ai miei avvocati di agire legalmente”.

Solo oggi titolo e articolo sono stati corretti. Con un aggiornamento datato 10 maggioRepubblica ha infatti cercato di mettere una pezza. “In una precedente versione di questo articolo – si legge -, è stata erroneamente attribuita al presidente Foa la frase: ‘La verità è che il Pd vuole la mia poltrona’. La frase è stata attribuita per un errore materiale al presidente della Rai quando in realtà era stata pronunciata da Maurizio Gasparri in una dichiarazione all’AdnKronos. Ce ne scusiamo con gli interessati e con i lettori”.

La frase infatti era stata detta dal senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri. “Appare molto sospetta la riscoperta della vicenda Foa da parte dei soliti noti in queste ore – aveva dichiarato il membro della Commissione di vigilanza della Rai -. È evidente che il partito democratico vuole la presidenza della Rai e che il Movimento 5 Stelle regge il sacco per questa nuova spartizione”. Il senatore aveva poi “smascherato” l’intera questione: “L’articolo pubblicato, non aggiunge nulla alla nota vicenda. C’è la magistratura che indaga. Non c’è nessun elemento nuovo. C’è solo una manovra di potere di chi non si accontenta di avere, come maggioranza di governo, l’80% dello spazio in alcuni telegiornali e alcune reti del servizio pubblico della Rai. La vicenda è usata in modo strumentale. E lo diremo con chiarezza, nelle prossime ore, in commissione parlamentare di vigilanza. La denuncia – aveva concluso Gasparri – la facciamo noi contro i ladri dell’informazione e della verità”.

il giornale.it

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