Silvia Romano, fonti del ministero degli Esteri somalo: “Riscatto, l’Italia ha pagato quasi 4 milioni”
Liberata, Silvia Romano, dopo 18 mesi in mano ai rapitori, i terroristi islamici di Al-Shabab. 536 giorni di interminabile prigionia, con vessazioni psicologiche, l’obbligo di convertirsi all’islam e, pare, anche il matrimonio forzato con uno dei suoi carcerieri. Per fortuna, ora, tutto è finito: Silvia è stata portata sabato in un compound a Mogadiscio, mentre oggi – domenica 10 maggio – arriverà in Italia, atterraggio a Ciampino. Scontato che dietro la liberazione della cooperante milanese ci sia il pagamento di un riscatto. Il governo italiano, ad ora, ha negato che sia stata versata una cifra per risolvere la vicenda. Ma Il Giornale cita dei funzionari vicini al ministro degli Esteri somalo, Ahmed Isse Awad, il quale sostiene che l’Italia abbia pagato ai rapitori una cifra vicina i 4 milioni di euro. Una cifra enorme, insomma, ben superiore agli 1-2 milioni ipotizzati a caldo da altre fonti. Difficile, però, che arrivino mai delle conferme definitive sulla cifra.