Migranti, Salvini taglia ancora: “I 35 euro? Adesso li dimezzo”
Non solo 10 euro in meno. Sono di più i milioni che Matteo Salvini intende tagliare ai costi per l’accoglienza.
Se nei giorni scorsi il ministro dell’Interno aveva detto di voler abbassare da 35 a 25 euro la quota giornaliera per l’accoglienza dei richiedenti asilo, ora il leghista decide di andare oltre abbassando ulteriormente il prezzo, dimezzandolo.
“Entro fine anno – ha detto ieri Salvini da Alessandria dove ha tenuto un comizio – vogliamo abbassare la quota giorno per i migranti dai 35 euro alla metà perché si vive bene anche con quello”. L’obiettivo è quello di reinvestire i soldi risparmiati per versarli nel calderone della sicurezza: “Mandando in porto entro fine anno il progetto – ha aggiunto il capo del Viminale – risparmieremmo 500 milioni di euro da reinvestire in sicurezza, carabinieri, polizia e vigili del fuoco“.
L’annuncio di Salvini si tratta di una novità assoluta. Riavvolgendo il nastro delle dichiarazioni, infatti, si evince che i tecnici del Viminale sono al lavoro per trovare un modo per abbassare la quota migrante da 35 a 25 euro. Ora però il leghista sembra puntare ancora più in altro, dimezzando i costi. A conti fatti, significa che lo Stato potrebbe arrivare a dare alle coop non più di 17,50 euro.
Nei giorni scorsi il Viminale ha anche firmato un accordo con l’Anac guidata da Cantone per mettere a punto un nuovo bando da far applicare alle prefetture. L’obiettivo? Contenere le spese per i centri di accoglienza straordinari (Cas). Non solo. Perché l’idea di Salvini è quella di tagliare i servizi ai richiedenti asilo: chi è in attesa del verdetto della commissione sul diritto d’asilo avrà il minimo indispensabile per vivere degnamente; i servizi aggiuntivi di integrazione e formazione, invece, saranno riservati esclusivamente a chi è già stato dichiarato “rifugiato” o ha ottenuto la protezione internazionale.
“Vi ricordate i tg delle scorse estati? – ha detto Salvini ieri sera ai suoi fan come riporta La Stampa – Barconi, barconi e barconi. La sinistra diceva di non poter fare niente, che era un fenomeno globale e abbiamo dimostrato che qualcosa si poteva fare. Il 14 agosto e a Ferragosto sarò in Sicilia e Calabria: mafia ’ndrangheta e camorra devono capire che spariranno, mafia e scafisti sono la stessa merda e non voglio più vederli”. IL GIORNALE.IT