Scuola, la Azzolina ne spara una dietro l’altra. Raffica di polemiche: «Vali meno di zero»
«L’idea delle classi alterne per la scuola a settembre è un’ipotesi che riguarda i ragazzi più grandi, una fascia di età che non metterebbe in difficoltà le famiglie». Subito fa marcia indietro, Lucia Azzolina. «Hanno fatto discutere alcune mie proposte per la riapertura di cui ho parlato in tv. Non sono decisioni già prese o imposte. Sono elementi di dibattito», ha specificato la ministra più contestata d’Italia. E per dire qualcosa, finisce (come al solito) di non dire pressoché niente: «Stiamo immaginando soluzioni flessibili. Soluzione che si dovranno necessariamente adattare alle varie fasce d’età degli studenti e alle strutture scolastiche».
La retromarcia della Azzolina tra fantasia e caos
Quindi, il futuro è un’ipotesi, come cantava Enrico Ruggeri. Le «forme di didattica mista, metà in classe e metà a distanza» sono un misto di sogno e fantasia prodotto dalla ingegnosa mente della Azzolina. Siamo a maggio e non si sa ancora nulla, nemmeno quante scuole siano state oggetto di disinfestazione.
Bucalo (FdI): «Le famiglie devono avere risposte certe»
Ma l’eco delle sue parole non si è spenta. La ministra è al centro di polemiche durissime. Troppe le domande che ancora oggi sono senza risposta. Come faranno le famiglie a far conciliare scuola-lavoro, con scuola-casa dei propri figli, a maggior ragione se minorenni?». Lo chiede Carmela Ella Bucalo, deputato di Fratelli d’Italia.
Gasparri: «È una persona inadeguata e irrilevante»
«Non bisogna preoccuparsi delle dichiarazioni della Azzolina, sedicente Ministro dell’Istruzione», dice Maurizio Gasparri. «È una persona inadeguata e irrilevante. Tutto ciò che dice non conta nulla. In Parlamento faremo coriandoli delle sue sciocchezze. Si dimetta. È una imitazione delle imitazioni della Guzzanti. Non l’abbiamo mai considerata un ministro. Ciò che dice non vale nulla. La sbugiarderemo ogni volta che apparirà in pubblico».
Forte la richiesta di dimissioni della Azzolina
«Le parole del ministro Azzolina rivelano un’approssimazione francamente inaccettabile», afferma Mariastella Gelmini. «Innanzitutto un problema di metodo: il ministro dell’Istruzione dovrebbe fare certi annunci solo in Parlamento, non utilizzando studi televisivi. Il governo dovrebbe dare prospettive e certezze alle famiglie e ai giovani. Invece continua a produrre solo caos». «Ministro Azzolina: si dimetta. Sta rovinando milioni di bambini e ragazzi, con le sue idee bislacche sulla didattica», scrive su facebook il deputato della Lega, Paolo Tiramani.