Ratzinger si scaglia contro “l’aborto” ed il “matrimonio omosessuale”
Il ritorno di Joseph Ratzinger continua a far discutere. Ieri sono emersi alcuni contenuti dell’ultima opera biografica riguardante Benedetto XVI.
Il papa emerito, che è stato intervistato per l’opera libraria di Peter Seewald, dimostra di essere un critico della società contemporanea.
Le posizioni del teologo tedesco sono note. Ma il fatto che il papa rinunciatario insista nel dire la sua, nonostante il ritiro presso il Mater Ecclesiae, non è scontato. Dopo la vicenda del libro scritto a quattro mani col cardinal Robert Sarah – quello in cui il duo conservatore ha preso posizione contro la ventilata abolizione del celibato sacerdotale, – si pensava che Benedetto XVI non avesse più intenzione di esporsi in pubblico. Quel libro – “Dal profondo del nostro cuore” – ha suscitato molte polemiche.
La parte progressista della Chiesa cattolica, com’è spesso accaduto, ha attaccato l’ecclesiastico bavarese per il mancato rispetto di una presunta promessa di silenzio, che Ratzinger non ha però mai pronunciato. All’esterno delle mura leonine, si è iniziato persino a discutere di come e quando consentire all’emerito il diritto di parola. Pareva che le possibilità di recepire la visione Benedetto XVI stessero per essere ridotte. Sembrava pure che la figura dell’emerito fosse vicina ad essere normativizzata, con regole e tempi d’intervento. Troppa confusione, si diceva. Si attendevano decisioni calate dall’alto. Per evitare sovrapposizioni papali. Non è andata così. E forse in questa storia, in questo ennesimo ritorno, conta pure la complicità del quadro pandemico, che ha sconvolto gli assetti esistenziali di molte persone.
Stando al pensiero ratzingeriano, siamo in piena epoca relativista. Una fase storica critica per i valori non negoziabili, che il cattolicesimo dovrebbe difendere. In “Ein Leben”, il libro in questione, Ratzinger è arrivato ad associare “aborto” e “matrimonio omosessuale” all’opera dell'”Anti-Cristo”. Anzi, come ripercorso da Repubblica, sarebbe meglio dire al “potere spirituale dell’Anti-Cristo”. Come già esposto nella sua riflessione relativa al “collasso morale” della Chiesa cattolica, Joseph Ratzinger attacca ancora gli effetti della ideologia sessantottina. Ratzinger pensa che il 68’abbia contaminato anche la vita ecclesiastica, soprattuto in alcuni ambienti nordamericani. E che la comparsa delle istanze del 68’abbia prodotto degli effetti nefasti, tanto all’esterno quanto all’interno della Ecclesia.
Forse in molti non lo ricordano, ma anche Papa Francesco si è scagliato in passato contro i “nuovi diritti” creati nel 68′. Ratzinger è esplicito: “Cento anni fa – osserva nel testo di Seewlad- tutti avrebbero considerato assurdo parlare di un matrimonio omosessuale”. Ma questa non è l’unica argomentazione presente nell’opera libraria. Benedetto XVI, stando a quanto trapelato, torna pure sulla fase che la Chiesa cattolica è o sarà costretta ad attraversare. Nel blog di Sabino Paciolla, viene citata un’altra proposizione che vale la pena sottolineare: “Prima della venuta di Cristo, la Chiesa – sostiene Benedetto XVI – deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra svelerà il ‘mistero di iniquità’ sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità”. È un’ulteriore presa di posizione molto netta.
“Ein Leben”dovrebbe presentare una ricostruzione dettagliata del Conclave del 2005. Quello in cui Ratzinger è stato eletto. Dalle anticipazioni, sembra che nel libro emerga il ruolo esercitato nell’assise elettiva cardinalizia dal cardinal Martini, che avrebbe preferito Jorge Mario Bergoglio. L’arcivescovo di Buenos Aires che sarebbe poi stato effettivamente eletto pontefice qualche anno dopo.
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