Napoli, assembramenti, risse e partite di calcio: stranieri padroni del Vasto
Assembramenti ad ogni ora del giorno e della notte, colluttazioni anche durante la distribuzione di alimentari e addirittura partite di calcetto in mezzo alla strada, per gli extracomunitari a Napoli il lockdown trascorre in modo discretamente differente rispetto ai residenti, costretti ad osservare dai balconi di casa senza poter fare altro che condividere quanto accade nel tentativo di renderlo noto e denunciarlo alle autorità.
Nel pomeriggio di ieri, venerdì 1 maggio, gruppi di stranieri, in maggior parte nordafricani, si sono concentrati nella zona di Porta Nolana come avviene oramai di consueto. Inutili le segnalazioni dei cittadini esasperati: dalle immagini si vede che alcuni magrebini hanno addirittura messo in piedi un vero e proprio mercatino della monnezza, una bancarella sul marciapiede su cui sono esposti abiti usati.
Un vero e proprio assembramento di persone incuranti delle distanze di sicurezza e sprovviste di mascherina, come disposto in modo chiaro dal governo centrale e rilanciato dal governatore della regione Campania Vincenzo De Luca in un comunicato delle scorse ore. È proprio qui, tra porta Nolana e via Conforti, che viene a scatenarsi, tra l’altro, un forte alterco tra i presenti: grida, minacce e poi contatto fisico tra i litiganti, uno dei quali ricompare con un grosso bastone in mano che rivolge contro i rivali di turno, mentre viene fermato a fatica da altri due nordafricani. Mercatino della monnezza e rissa tra nordafricani in zona Porta NolanaPubblica sul tuo sito
“Anche a porta nolana, in piena pandemia lavorano per noi. Da notare le mascherine”, commenta un’utente a margine del video sulla pagina social del comitato del quartiere Vasto di Napoli. “Bisogna riaprire il tratto di strada di via Nolana chiuso al traffico e consentire alle volanti delle forze dell’ordine di poter fare il giro”, denuncia un residente, come riportato da “Il Mattino”. “È inutile che continuano a stazionare a porta Nolana, fermi in piazza. Sarebbe molto più utile un giro completo del quartiere per cercare di debellare le tante illegalità che si registrano ogni giorno ad opera di malfattori di qualsiasi nazionalità. Durante la quarantena abbiamo denunciato più volte i continui assembramenti in strada, ma nessuno ci ha mai potuto dare una risposta o risolvere il problema definitivamente”, conclude.
Una scena che si ripete nella giornata di oggi in occasione della distribuzione di scorte alimentari a famiglie di extracomunitari: frotte di persone per strada, attaccate le une alle altre e sprovviste di dispositivi di protezione individuale. Assembramenti selvaggi e disordini durante la distribuzione degli alimentiPubblica sul tuo sito
“Manco al terzo mondo. Niente file con persone distanziate, nessuno che veglia l’ordine. Il nulla proprio”, si lamenta un residente. “Non ho parole per esprimere tutto il mio sdegno per questo ORRORE! Grazie ai responsabili ovvero il Comune e la Regione”, ribadisce un altro utente sotto le immagini del video.
Non solo assembramenti fini a se stessi, comunque, dato che gli stranieri si danno anche appuntamento in mezzo alla strada per giocare a pallone, incuranti anche delle auto parcheggiate ai lati del marciapiede. “La rabbia è tanta.Commercianti al collasso, italiani sempre più poveri. Poi ti affacci per prendere una boccata d’aria e ti ritrovi a guardare un bel gruppo di giovanotti che giocano spensierati a pallone”, attacca una donna residente nel quartiere. “Ma siii il sindaco di Napoli, in un intervista dice che li notiamo perché siamo in casa. Appunto noi siamo in casa. Reclusi”, commenta con amarezza. Partita di calcetto in mezzo alla strada sotto gli occhi dei residenti reclusiPubblica sul tuo sito
“Anche quando le forze dell’ordine intervengono si tratta di un palliativo. Quando vanno via si riformano gli stessi assembramenti di prima, rendendo gli interventi del tutto inutili e privi di senso”, dice Luigi Rispoli (Fratelli d’Italia). “Quello che abbiamo constatato è che a queste persone nessuno chiede i documenti, come se loro avessero un salvacondotto che gli permette di fare quello che vogliono. Gli stranieri che si trattengono al Vasto o a porta Nolana non lo fanno per il semplice gusto di scambiare quattro chiacchiere all’aperto. Mentre i cittadini italiani si stanno sforzando per restare chiusi in casa loro danno vita ai loro mercatini illegali dove vendono telefonini e biciclette rubate, abiti usati raccattati tra i rifiuti e persino droghe”, aggiunge ancora.
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