Trump: «Ho le prove, il coronavirus ha avuto origine in un laboratorio di Wuhan»

Va giù duro, Donald Trump. Non ci sta a subire le critiche e a non far luce su quello che è accaduto fino ad oggi. L’annuncio è forte. Afferma di avere le prove sull’origine del coronavirus in un laboratorio di Wuhan. Ma di non poterne parlare, per adesso.

Trump di nuovo all’attacco della Cina

Il presidente Usa torna così all’attacco della Cina, da cui è partita la pandemia di Covid-19. «Vedremo da dove è nato – ha sostenuto parlando nella giornata a un evento alla Casa Bianca. «Abbiamo persone che stanno esaminando la questione. Sono scienziati, gente dell’intelligence e altri. Alla fine, metteremo tutto insieme». Quindi, «vedremo quello che verrà fuori. E penso che avremo una risposta molto buona e anche la Cina potrebbe dircelo».

«Non mi è permesso parlarvene»

I  giornalisti hanno cercato di sapere di più sulle prove che Trump ha detto di avere. Un segnale che il virus sia originato nell’Istituto di virologia di Wuhan. Il presidente Usa ha tagliato corto: «Non posso dirvelo, non mi è permesso di parlarvene». Le dichiarazioni di Trump sono arrivate dopo che l’Ufficio del direttore generale dell’Intelligence nazionale ha affermato che la comunità di intelligence «concorda con l’ampio consenso scientifico secondo cui il Covid-19 non è un prodotto umano o geneticamente modificato».

La situazione coronavirus negli Stati Uniti

La situazione negli Stati Uniti continua ad essere difficile. Sono 1.883 i morti legati alla pandemia di Covid-19 registrati negli Stati Uniti nelle ultime 24 ore. Si tratta di un leggero calo rispetto ai giorni precedenti. Lo evidenziano i dati diffusi online dalla Johns Hopkins University, secondo la quale negli Usa si contano 64.700 vittime dall’inizio dell’emergenza. I casi confermati negli Usa, secondo l’Università, sono in totale 1.103.781.

Trump: subito altri provvedimenti economici

Anche sul piano economico le conseguenze negative sono forti. Proprio per questo Trump vuole intervenire con forza. Sono oltre 30 milioni le persone che negli Stati Uniti, nelle ultime sei settimane, hanno chiesto i sussidi di disoccupazione a causa dell’impatto dell’emergenza coronavirus. È quanto emerge dai dati diffusi negli Usa.

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