“Ho avuto febbre il 22 dicembre, ora mi hanno trovato anticorpi al Covid”
Vi è la possibilità che il coronavirus circolasse già a Milano in dicembre. Quando ancora nel nostro Paese non si aveva idea di quello che sarebbe avvenuto in pochi mesi.
Il Corriere ha riportato la storia di una 41enne residente a Milano che lo scorso anno, verso Natale, ha iniziato a stare male. Adesso, in seguito al test sierologico, le hanno trovato nel sangue gli anticorpi Covid. Ma ripercorriamo tutto.
A dicembre inizia a stare male
Il 22 dicembre del 2019 la donna ha iniziato ad avere una leggera febbre, poco sopra i 37°. Il giorno di Santo Stefano però era salita a 39, costringendola a chiamare la guardia medica. Il giorno seguente, il 27 dicembre, la professionista ha cominciato a prendere il primo antibiotico, di tre in totale, prescritto dal suo medico di base. La febbre andava e veniva ma, dal primo giorno dell’anno, ha cominciato ad accusare anche violente fitte alle costole. Ha quindi richiamato la guardia medica e si è recata in ambulatorio per una visita. Per la prima volta è stata sospettata una polmonite, con una tosse talmente forte da averle forse incrinato una costola.
La prima lastra è arrivata solo il 6 gennaio, il versamento era però troppo ampio per dare un esito certo. Il 5 febbraio, dopo circa un mese, una terza lastra ha certificato la guarigione della donna. A quei tempi nessuno faceva i tamponi, né pensava che il coronavirus potesse circolare a Milano. La 41enne è tornata al lavoro e dopo pochi giorni, il 21 febbraio, è scoppiato il primo caso a Codogno. Quanto avvenuto alla donna non ha destato sospetti in nessuno, una polmonite di fine anno, fortunatamente senza conseguenze mortali. Faccenda chiusa.
Ha nel sangue gli anticorpi al Covid-19
Qualche giorno fa però, la professionista si è sottoposta al test sierologico che attesta la presenza di anticorpi nel sangue contro il coronavirus. Le immunoglobuline IgM sono risultate negative, e quindi non era al momento infetta, ma le altre, le IgG erano invece positive. Ciò significa che la donna aveva contratto il virus in precedentemente e ne era guarita. Dopo la polmonite di gennaio era stata bene, nessun altro malessere. Possibile quindi che lo scorso dicembre a Milano fosse già in circolazione il Covid e che la donna lo avesse contratto. Quando ancora non si sapeva nulla dell’epidemia in corso in Cina. Le prime notizie arrivarono infatti tra la fine del 2019 e il 15 gennaio.
Secondo la Regione, tra fine gennaio e 20 febbraio, potrebbero essere stati 1.200 i lombardi a contrarre il virus. A questo punto però, con questa testimonianza, i numeri potrebbero essere ben superiori. Tutto potrebbe essere partito già a dicembre. Da quanto raccontato dalla 41enne solo uno pneumologo, a gennaio, le avrebbe chiesto se era stata di recente in Cina, cosa che non era avvenuta. Allora, era l’unica domanda fattibile per immaginare una infezione da coronavirus.
Come sottolineato dal Corriere però non è possibile asserire con certezza se la donna abbia davvero contratto il Covid-19. E le ragioni sono diverse: i versamenti hanno sempre coperto il focolaio di polmonite; le era stata diagnosticata anche una pleurite, che si manifesta raramente nel virus in questione; terzo, può essersi infettata in seguito, in modo asintomatico, e non c’entrare quindi nulla con la malattia di dicembre.
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