Fase 2, lo sfogo rubato di Matteo Renzi: “Questi non riaprono un cavolo”, poi l’avvertimento: “Ci vediamo in Aula”

La Fase 2 annunciata da Giuseppe Conte è una vera presa in giro. Lo ha capito anche Matteo Renzi, sostenitore da tempo della necessità di riaprire l’Italia. E proprio su questo argomento la maggioranza ha vissuto momenti di tensione. Secondo le inidiscrezioni della Stampa il leader di Italia Viva sarebbe parecchio sconsolato. Già nel pomeriggio di domenica 26 aprile, poco prima della conferenza del premier, Renzi si era sfogato con i suoi: “Questi non riaprono un cavolo!”. Ad essere parecchio indignata anche Teresa Bellanova. Diverse fonti raccontano che durante il vertice tra Conte e i capi-delegazione di maggioranza la ministra di Iv si sia fatta sentire con veemenza.

Una riunione tesa dunque. Il motivo come tutti ben sappiamo è la chiusura di bar, locali e ristoranti fino all’1 giugno ad eccezione per le attività d’asporto e di domicilio. Tensioni confermate anche dallo stesso leader che questa mattina, lunedì 27 aprile, cinguetta: “Riaperture. Sapete da settimane come la penso. Il Decreto firmato ieri da Conte non è un decreto legge emendabile in Parlamento ma una sua decisione. La rispettiamo perché lui è il premier, anche se non condividiamo. Ne parliamo giovedì in Aula, in Senato”. Un appuntamento che potrebbe decretare le sorti di questo governo.Matteo Renzi✔@matteorenzi

Riaperture. Sapete da settimane come la penso. Il Decreto firmato ieri da Conte non è un decreto legge emendabile in Parlamento ma una sua decisione. La rispettiamo perché lui è il premier, anche se non condividiamo. Ne parliamo giovedì in Aula, in Senato. #Fase2836Informazioni e privacy per gli annunci di Twitter765 utenti ne stanno parlando

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