“Seconda ondata a inizio 2021: catastrofe al Sud”
Lo scenario è da incubo, persino peggio dell’inferno dal quale stiamo uscendo. É il dossier elaborato da una famosa agenzia di ricerche e commissionato in forma riservata da Forza Italia.
Sono contenute le previsione socio economiche dei prossimi mesi, supportate da dati e grafici che disegnano un futuro disastroso, quasi come quello del dopoguerra. Ma paradossalmente non è questo che ha gelato il sangue nelle vene di chi lo he letto. Si parla anche del Coronavirus, analisi su quel che sarà basate delle informazioni raccolte in tutto il mondo sull’andamento della pandemia. Parla di quell che pare probabile sia la seconda ondata dei contagi e che investirtà di nuovo il nostro Paese a partire dal prossimo inverno. «Colpirà il Sud a gennaio – c’è scritto nel rapporto – e gli effetti saranno catastrofici». Quindi all’inizio dell’anno prossimo e non in autunno come ventilato dagli esperti che lavorano per il governo. Un dossier che ha spinto i vertici di Forza Italia a consultarsi con i governatori di centrodestra del sud per analizzare la situazione e prendere le necassarie contromisure. E se nel 2020 la morte arrivava da Est, stavolta il Covid-19 colpirà dall’Africa e dalle Americhe, spiega il sito on line de La Stampa che ha pubblicato la notizia.
Non meno preoccupanti comunque i dati relativi alla situazione economica che aspetta l’Italia. Chi li ha letti rivela che entro la fine dell’anno saranno un milione e settecentomila le piccole e medie imprese che rischiano la rovina economica. Anche il prodotto interno lordo, molto al di là del devastante -9% stimato dal Fondo monetario, precipiterà a -14,7%, trascinando a fondo quasi 6 milioni e mezzo di italiani che perderanno il lavoro, con un tasso di povertà che crescerà al 22,7%. Numeri spaventosi che è facilmente prevedibile metteranno a dura prova la tenuta sociale e politica del Paese. Ed è sulla capacità di gestirla del governo Conte che si moltiplicano i dubbi. L’emergenza Covid-19 ha costretto milioni di italiani a restare a casa, con inevitabili ripercussioni anche dal punto di vista economico: in particolare 3,4 milioni di famiglie hanno perso più del 50% del reddito, secondo l’indagine realizzata per Facile.it da mUp Research e Norstat. Ancora una volta, la situazione sembra essere più difficile al Meridione, che è riuscito comunque a mantenere limitata la diffusione del virus e dei contagi, dove le famiglie che hanno dichiarato di essere già oggi in difficoltà economica corrispondono al 23%; condizione altrettanto difficile anche tra i nuclei con figli minorenni (23,8%) e in quelli monoreddito (25%). Vivono soprattutto al Nord Ovest, invece, gli italiani che hanno dichiarato di potersi trovare a breve in difficoltà (45,4%). Una nuova ondata sulla parte più fragile del Paese potrebbe avere conseguenze devastanti.
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