Lamorgese ammette: “Stiamo valutando se regolarizzare gli stranieri irregolari”

Ci siamo: il sogno di Teresa Bellanova e della sinistra in generale sta per diventare realtà. Una regolarizzazione di massa a favore dei lavoratori stranieri.

Nei giorni scorsi il ministro delle Politiche agricole aveva manifestato la volontà di dare vita a una sorta di sanatoria di un esercito di clandestini: “Ci vuole un provvedimento urgente, oltretutto con la mancanza di stagionali stranieri rischiano i raccolti”. Ed ecco che le misure stanno per arrivare. Luciana Lamorgese ha annunciato che il governo giallorosso sta lavorando in tal senso: in sinergia anche con il Ministero del Lavoro si sta pensando a “una previsione normativa”. Il problema che si pone riguarda “la raccolta dei campi”, ma a suo giudizio bisogna far emergere pure “quelli che lavorano in nero in agricoltura ma stiamo verificando anche altri settori da considerare, comprese colf e badanti”.

Ma la titolare del Viminale ha tenuto a precisare: “Non è la regolarizzazione di tutti i presenti ma di quelli che servono, con regole precise. E non si parla affatto di 600mila persone”. In occasione dell’audizione in videoconferenza davanti alla commissione Affari Costituzionali della Camera, sulle iniziative di competenza del suo dicastero adottate per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Coronavirus, l’ex prefetto di Milano ha sottolineato che la regolarizzazione “dovrebbe riguardare i settori dell’agricoltura e della pesca”.

“Migranti redistribuiti in Ue”

È stata toccata pure la tematica relativa all’immigrazione, assicurando che gli sbarchi avvenuti fino ad ora hanno rispettato tutte le misure di sicurezza: “A marzo gli arrivi di migranti sono stati contenuti, se ne sono registrati 241. Ad aprile siamo a quota 483. Fin dal 23 febbraio sono stati attivate le misure per il contenimento del Coronavirus sia per le persone che sbarcano sia per quelle che arrivano via terra”. E ha voluto chiarire che i migranti attualmente in quarantena su un traghetto messo a disposizione dalla Tirrenia “saranno redistribuiti in Europa sulla base dell’accordo di Malta”.

I braccialetti elettronici “attualmente ci sono, è stato esteso il contratto con Fastweb”. Anche se la situazione carceraria è di competenza del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha fatto sapere che la situazione all’interno degli istituti “viene monitorata quotidianamente e al momento non ci sono particolari criticità”. Infine la Lamorgese si è schierata a favore dell’applicazione che consente il tracciamento delle persone contagiate: “Siamo d’accordo a uno strumento che consente il tracciamento ma le esigenze di sicurezza dei dati degli italiani sono irrinunciabili”.

il giornale.it

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