Italiani a casa, migranti in strada a giocare a pallone. E ne arrivano altri 32. Esplode la rabbia in città (video)
Leonardo Lauricella, sindaco di Siculiana, lo dice chiaramente: sono intervenuto personalmente per placare lo sdegno e la rabbia dei cittadini. Chiusi in casa da oltre 45 giorni, e che vedono gli immigrati accolti nella nostra comunità stare in strada a giocare a pallone. E di certo, l’eventualità ventilata in città che possano arrivare a breve altri 32 immigrati, non continuisce a sedare gli animi e ad attenuare preoccupazioni e paure. Anche perché, la struttura ricettiva individuata per ospitare anche i prossimi stranieri in arrivo, ossia l’ex hotel Villa Sikania, trasformato all’occorrenza in centro d’accoglienza, è già stracolmo e al limite delle sue possibilità d’accoglienza. Ma anche i cittadini sono allo stremo: e la rabbia esplosa sui balconi dove, in tanti, si sono affacciati per protestare battendo coperchi e pentole.
Siculiana, migranti giocano a pallone in strada, italiani chiusi in casa
Una protesta rumorosa ma pacifica, quella degli abitanti di Siculiana. I quali, invece di gioire per gli ultimi allentamenti dei provvedimenti di restrizione in vista, hanno dovuto ingoiare l’annuncio di nuovi arrivi di migranti. Oltre che subire la beffa di una quarantena che, a quanto denunciato dallo stesso sindaco della città, gli stranieri sarebbero meno inclini a rispettare. e allora: tutti sui balconi a protestare. Non un flashmob come quelli di accorata solidarietà interregionale dei primi giorni di reclusione casalinga. Ma una vera manifestazione di protesta. E allora, niente canzoni. Niente appalusi, Niente striscioni colorati e appelli alla pazienza in nome della speranza. No, niente di tutto questo. Un’ondata di indignazione e preoccupazione ha portato gli abitanti di Siculiana ad affacciarsi a finestre e balconi per esprimere tutto il loro dissenso rispetto all’arrivo di nuovi migranti in paese.
E in città ne starebbero per arrivare altri 32
Già, perché come spiega anche il sito de Il Giornale che riprende la vicenda e ne denuncia il potenziale esplosivo, proprio all’ingresso di questo centro urbano «si trova un ex albergo, nel 2014 trasformato in centro di accoglienza». Il Villa Sikania, appunto, «da 6 anni a questa parte diventato un vero e proprio hub per la collocazione dei migranti che arrivano in Sicilia». La struttura, chiusa ad ottobre, improvvisamente solo una settimana fa ha riaperto i battenti, complici l’emergenza coronavirus e la non disponibilità momentanea di diverse strutture. Tanto che, 72 immigrati sono stati immediatamente trasferiti nell’ex hotel senza che, scrive il quotidiano diretto da Sallusti, neppure il sindaco Lauricella ne «fosse preventivamente informato». E oltre al danno la beffa che ha declinato l’allarme sociale già alle stelle, alla tensione causata dall’emergenza epidemica.
L’ex hotel che li ospita è al collasso, la pazienza dei cittadini al colmo…
Sì, perché nei giorni successivi alla riapertura del centro d’accoglienza, dai propri balconi alcuni residenti hanno filmato migranti che, all’interno del Villa Sikania, o in strada, giocavano a calcio. Con buona pace delle restrizioni anti-epidemia da Covid rispettate solo dai siciliani. Una sperequazione che rischia di scatenare ulteriori rabbia e più vibranti proteste. E su cui, come spiega il sindaco nel video postato su Youtube e riproposto in basso, «abbiamo sentito il Prefetto e nelle prossime ore mi sentirà in videoconferenza unitamente al Questore. In questo momento tutte le Istituzioni devono lavorare per questa emergenza. Partendo dal fatto che la struttura è oramai piena». E la pazienza dei residente al colmo…
Sotto, video da Youtube