Coronavirus, Marino Bartoletti contro i virologi: “Se non la dignità, recuperate almeno il silenzio”
I virologi nel mirino. Anche Marino Bartoletti contro gli esperti che hanno detto tutto e il contrario di tutto sul coronavirus. “Confesso che, per mia colpa, non sapevo quanto in Italia fosse diffusa la categoria dei virologi. E mi conforta sverificare che siano in tanti a vegliare (seriamente, lodevolmente, appassionatamente, in alcuni casi persino eroicamente) sulla nostra salute. Né, per la verità, potevo immaginare che questa importantissima missione concedesse ad alcuni tanto tempo libero per poter passare, a turno, ore e ore in televisione, seppur in un periodo di grossa ‘richiesta’ come questa, apparendo in tutti i talk show del panorama nazionale”. Nel suo sfogo su Facebook il giornalista sportivo fa anche i nomi, o meglio, divulga le foto dei destinatari della sua invettiva: Roberto Burioni, Maria Rita Gismondo, Fabrizio Pregliasco e Giovanni Rezza. Tutti impegnati nella corsa costante verso la telecamera.
“Io – prosegue Bartoletti – ho cercato di ascoltare tutto quello che ci veniva detto: ora rasserenandomi, ora allarmandomi, ora interrogandomi in virtù di piroette lessicali davanti alle quali sarebbe impallidito anche il circo di Biscardi. E così da ‘questo virus è poco più che un’influenza’ siamo passati al coprifuoco inseguiti dagli elicotteri. Capisco che la scienza e le opinioni si evolvano day by day, ma scagli il primo tampone il virologo che non ha detto almeno una volta tutto e il contrario di tutto”. Ed è su questo che si concentra l’appello del giornalista affinché si recuperi la dignità “se non del silenzio almeno dell’informazione responsabile”.