Limiti per i giovani e via libera ad auto, cantieri e moda: gli step della fase 2
La fase 2 sta per prendere il via: alla base di ogni circostanza dovrà essere sempre garantito il distanziamento.
Già a partire dal 26 aprile potrebbe arrivare il via libera per la ripartenza di diverse aziende, ma il premier Giuseppe Conte è stato chiaro: il governo vuole prima consultarsi con le parti sociali, con le Regioni e con gli elenti locali e valutare la relazione della task force guidata da Vittorio Colao. I primi ok potrebbero riguardare le auto, l’edilizia, la moda, il tessile, la fabbricazione di autoveicoli, mobili, articoli in pelle, l’industria del tabacco, l’estrazione di minerali metalliferi, le cave e le miniere. L’intenzione sarebbe di mettere su un provvedimento ministeriale, tra lo Sviluppo e il Tesoro, per sbloccare alcuni codici Ateco in attesa di varare le norme per la sicurezza dei lavoratori.
Nel corso del prossimo Consiglio dei ministri, fissato per la giornata di lunedì, si dovrebbe parlare anche dell’autorizzazione per cantieri per la costruzione di edifici e altre attività che hanno un codice di rischio basso o medio-basso sulla base delle tabelle Inail. Sarà necessario garantire il rispetto del protocollo per la pulizia e l’utilizzo dei dispositivi: dispenser per il disinfettante, il metro di distanza tra le varie persone, mascherine, guanti, ingressi scaglionati, smart working e turni alternati. Come riportato dal Corriere della Sera, bisognerà avere sempre un medico di riferimento per effettuare la valutazione di rischio di ogni lavoratore. Scatterà il protocollo della messa in quarantena per chi manifesterà i sintomi da Coronavirus, che poi verrà sottoposto pure al tampone.
Limiti a giovani e over 70
Anche nella fase 2 la parola d’ordine resta “cautela“: le nuove misure in vista della riapertura delle attività produttive e degli allentamenti delle norme restrittive per i movimenti dei cittadini dovrebbero essere discusse dalla cabina di regia di domani, sabato 18 aprile. Gli spostamenti saranno limitati specialmente per i giovani e per gli over 70: per gli anziani sarà previsto un piano di maggiore cautela, con tempi più lunghi per il ritorno alla normalità e percorsi differenziati. Per diminuire le possibilità di nuovi contagi verranno vietati comunque assembramenti all’interno dei locali e all’aperto: probabilmente sarà possibile stazionare massimo in 3, ma sempre mantenendo la distanza di sicurezza.
Pierpaolo Sileri ha fatto sapere che i ragazzi “sono i più restii ad indossare le mascherine”: il viceministro della Salute ha annunciato dunque che “in alcune circostanze dovremo renderle obbligatorie, altrimenti per loro sarà impossibile uscire visto che molti sono asintomatici e quindi possono veicolare il virus”. Restano sempre alte le tensioni tra Regioni e governo: alcuni presidenti vorrebbero anticipare la riapertura, ma il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia ha invitato a porre fine ai “protagonismi” poiché la battaglia si vince solamente “con il gioco di squadra”
il giornale.it