Una “galassia” di esperti: già cinque le task force a cui si affida il governo
Scienziati, medici, economisti, virologi e psicologi. Sono decine gli esperti che, in queste settimane, stanno studiando le soluzioni possibili per affrontare e uscire dall’emergenza coronavirus.
Dalla risoluzione del problema sanitario, al modo per traghettare l’Italia alla fase 2, sono 5 le task force costituitesi nel Paese dall’inizio della pandemia.
Il primo gruppo di esperti a essere stato costituito è quello voluto dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che lo ha creato lo scorso 22 gennaio. Il gruppo è confluito poi del Comitato tecnico scientifico istituito il 3 febbraio da Angelo Borrelli, capo della protezione civile e commissario straordinario all’emergenza. La task force, secondo quanto precisa Agi, è composta dal segretario generale e dal direttore generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, dal direttore dell’Ufficio di coordinamento degli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera, da un rappresentante delle Regioni. Inoltre, tra gli esperti del gruppo si contano anche il direttore scientifico dello Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito, il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, l’epidemiologo dello stesso Istituto, Giovanni Rezza, il presidente della Società italiana di pediatria, Alberto Villani e il direttore del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli. Nomi che in questi mesi hanno occupato le pagine dei giornali, risuonando nelle conferenze stampa tenute quotidianamente alle 18. Infine, della task force fanno parte anche il medico Roberto Bernabei e i rappresentanti dell’Organizzazione mondiale della sanità, Ranieri Guerra e Walter Ricciardi.
Altre due task force sono quelle istituite dal Ministero dell’Istruzione e da quello dell’Innovazione. Quest’ultimo è composto da una settantina di esperti, scelti dal Ministero della Salute, in collaborazione con Iss e Oms, che hanno il compito di individuare le soluzioni tecnologhiche utili a contenere il contagio dell’epidemia.
Pochi giorni fa è stata annunciata dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, un nuovo comitato, incaricato di traghettare il Paese verso la “fase 2”. Avrà il compito di elaborare, in coordinamento con il Comitato tecnico scientifico, le misure necessarie a far ripartire il Paese, con la riapertura graduale delle attività. A dirigerlo c’è Vittorio Colao, l’ex ad della Vodafone, affiancato da Angelo Borrelli e da Domenico Arcuri, commissario straordinario per il potenziamento delle infrastrutture ospedaliere. Della task force fanno parte altri 16 esperti, tra economsti, contabili, scienziati e medici.
Infine, domani si riunisce per la prima volta il gruppo Donne per un nuovo Rinascimento, voluto dal ministro per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti. La task force è composta da 12 donne, appartenenti a diversi ambiti, da quello scientifico a quello umanistico, e ha il compito di elaborare idee e proposte per il rilancio sociale, culturale ed economico dell’Italia nel post-emergenza.
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