Economia al collasso, la soluzione della Bellanova: “Regolarizziamo 600mila clandestini”
Roma, 14 apr – Fabbriche chiuse, gran parte dei negozi idem, turismo cancellato e contrazione del Pil del 13% a fronte di un calo tendenziale del -3,5% atteso per il primo trimestre 2020. Dati impietosi per un’economia italiana già fortemente in crisi e che adesso rischia un collasso mai visto. E come pensa di rilanciarla il ministro renziano per le Politiche agricole? Regolarizzando 600mila clandestini. Sembrerebbe uno scherzo di cattivo gusto, perché pare inverosimile che in piena emergenza sanitaria ed economica, un importante esponente del governo se ne esca con una trovata di questo tipo. Eppure è esattamente quanto proposto da Teresa Bellanova, non paga di quanto affermato lo scorso 6 aprile: “Noi abbiamo bisogno degli immigrati per portare avanti anche il normale funzionamento della catena alimentare”, disse infatti il ministo di Italia Viva ai ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital.
La “ricetta” della Bellanova
Oggi la Bellanova ha rincarato la dose, spiegando cosa intende fare esattamente. “Basta ipocrisia. E testa sotto la sabbia. E’ la mia risposta alla domanda di Carlo Stagnaro e Luciano Capone nella riflessione su quei 600 mila clandestini da regolarizzare per far ripartire l’economia italiana”, ha scritto il ministro in una lettera a Il Foglio. “Nessun insediamento informale, nessun lavoratore in nero, sono mai completamente invisibili – sostiene Bellanova – lo diventano perché ci si ostina a non vederli per ricordarsene solo quando l’irreparabile costringe a prenderne atto”. Dunque, secondo il ministro renziano “siamo noi, la politica, chi governa, a farci carico fino in fondo delle contraddizioni che il reale ci impone sotto gli occhi, o se ne farà carico qualcun altro: la criminalità”.
Una proposta pericolosa (e indecorosa)
Insomma secondo la Bellanova un immigrato irregolare, che in quanto tale neppure avrebbe diritto di stare in Italia, non va espulso. Tutt’altro, va regolarizzato e assunto, per evitare che venga sfruttato dalla criminalità organizzata. Quanto sia capzioso questo ragionamento va da sé, ma è altrettanto chiaro che se sul serio dovesse passare la proposta della Bellanova si rischia un effetto domino fortemente pericoloso. E’ lapalissiano l’incentivo implicito ai sognatori di improbabili Eldorado: tutti in Italia, lì ci accogliono, ci forniscono documenti e ci fanno lavorare. Ma di fronte al dramma socio-economico che stanno vivendo milioni di italiani, tutto questo non è semplicemente una pericolosa sirena, è indecoroso.
Eugenio Palazzini