L’allarme choc dell’Oms sul virus: “10 volte più mortale della suina”

Nel giorno di Pasquetta un annuncio che confortante proprio non è. “Sappiamo che il Covid-19 si diffonde rapidamente e sappiamo che è dieci volte più letale della pandemia influenzale del 2009, la cosiddetta influenza suina”.

A parlare è il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra. I virus del Covid-19 sono dieci volte più mortali rispetto al H1N1 (quello della febbre suina), e per interrompere l’epidemia è necessario che si trovi un vaccino. La fine delle restrizioni decise nelle settimane scorse nell’ambito della lotta alla pandemia di coronavirus “dovrebbero essere basate anzitutto sulla protezione della salute umana e guidate da quello che conosciamo sul virus e su come si comporta”.

È quanto ribadisce in un briefing Ghebreyesus, a proposito della valutazione che alcuni Paesi stanno facendo sulla possibilità di revocare le restrizioni economiche e sociali imposte. “Come abbiamo detto molte volte prima – sottolinea – questo è un virus nuovo ed è la prima pandemia causata da un coronavirus. Stiamo tutti imparando e aggiustando la nostra strategia, sulla base delle ultime prove disponibili. Possiamo solo dire quello che conosciamo e possiamo solo agire sulla base di quello che conosciamo”.

Poi aggiunge: “Sappiamo che in alcuni Paesi i casi di Covid-19 raddoppiano ogni tre/quattro giorni. Mentre la diffusione della malattia accelera molto rapidamente, si riduce molto lentamente. In altre parole, il calo è molto più lento dell’aumento”. Le prove fornite da alcuni Paesi stanno dando un quadro più chiaro di questo virus, di come si comporta, di come fermarlo e come trattarlo.

Ieri, per la festività di Pasqua, Ghebreyesus aveva rilasciato un videomessaggio. “In questo giorno così importante voglio unirmi a voi con solidarietà per come avete risposto alla crisi del coronavirus”. Cominciava così il video con il quale il direttore generale dell’Oms si rivolgeva agli italiani che stanno facendo grandi sacrifici nella lotta all’epidemia. “Rendo omaggio ai medici e agli infermieri italiani che lavorano giorno e notte. Elogio anche Andrea Bocelli che ha condiviso la sua grande dote in questo giorno speciale”, diceva Adhanom Ghebreyesus.

“Questi sono esempi brillanti di solidarietà e compassione. Sono con voi nella lotta. L’Oms continuerà a supportarvi ora e in futuro per proteggere quelli che sono i nostri doni più preziosi: la salute e la vita”, aveva aggiunto Ghebreyesus che così concludeva il suo messaggio in italiano: “Buona Pasqua, grazie mille”. Le notizie di oggi non sono confortanti. L’ultima parola spetta alla scienza e noi siamo tenuti a seguirla. Nella speranza che presto, molto presto, venga scoperto un antivirus.

il giornale.it

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.