Migrante ferito a Napoli: non è razzismo, c’entra la camorra. Ma la sinistra aizza i senegalesi: “Via Salvini di m…”
Ambulante senegalese ferita da un colpo di pistola a Napoli: secondo le prime indagini degli inquirenti, anche in questo caso non si tratterebbe di gesto razzista, bensì di atto è legato agli ambienti della camorra. Ma i pericolosi estremisti di sinistra di Potere Al Popolo e i terroristi dei centri sociali istigano alla violenza la comunità senegalese: “Lega e Salvini merda”.
È sempre il solito schema. I facinorosi dei centri sociali nelle retrovie e in prima fila gli immigrati che sbraitano contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini e contro tutta la Lega in generale.
Le condizioni di salutendi Cissè, il senegalese 32enne ferito dal colpo di pistola due sere fa a Napoli nel rione Vasto, in prossimità della stazione centrale, sono stabili. L’immigrato ha riportato una frattura scomposta del femore ed è ricoverato all’ospedale Loreto Mare. Proseguono le indagini delegate alla Squadra Mobile, alla Digos e al commissariato Vicaria-Mercato per chiarire innanzitutto il movente del raid. Gli investigatori tendono a non escludere alcuna pista. Soprattutto quella camorrista. Nel rione c’è una forte presenza criminale, in particolare la pressione del clan Mazzarella che con la merce contraffatta venduta agli extracomunitari guadagna fino a 50mila euro al mese. Per i centri sociali, invece, il movente è il razzismo e l’unico colpevole è Salvini perché, come scandito dai manifestanti in piazza, “incentiva il clima di odio nel Paese”.