Gualtieri dovrebbe bloccarlo, ma il Mes porta la sua firma. “Pensate che gli italiani siano stupidi?”
Una data e un nome: 7 marzo 2011, Roberto Gualtieri. Compaiono su un documento del Parlamento europeo relativo all’istituzione del Mes, che ricorda a tutti come l’attuale ministro dell’Economia sia stato da sempre un sostenitore del Meccanismo europeo di stabilità. Di più: ne è stato il relatore quando era deputato europeo, come scritto a chiare lettere su quel foglio di carta intestata di Bruxelles.
“Credono che gli italiani siano stupidi?”
A firmare il “cappio” – come lo ha definito qualcuno – al quale oggi Germania e Olanda vorrebbero impiccarci è stata, dunque, quella stessa persona che ora non solo dovrebbe disconoscerlo, ma dovrebbe condurre una battaglia all’ultimo sangue per evitare che l’Italia se lo metta al collo. Quasi che, dopo Giuseppi, ora ci ritroviamo anche con Roberti: due, che fanno e dicono l’uno l’opposto dell’altro. “Credono che gli italiani siano stupidi?”, domanda quindi il meme tirato fuori dalla pagina Facebook della Lega, che sottolinea come “il governo manda il relatore del progetto a dire ‘no Mes’”. Una situazione che, quanto meno, suscita qualche dubbio su efficacia e credibilità che potranno caratterizzare l’azione di Gualtieri.
Chi si fida di Gualtieri?
E, d’altra parte, ci sono altri elementi che – insomma – non è che depongano proprio a favore dei sonni tranquilli di chi del Mes non fida affatto, semplificato o meno. Intanto, c’è l’atteggiamento del Pd, di cui Gualtieri è espressione, che tutta questa contrarietà al Mes non pare averla dimostrata. Poi c’è il profilo dello stesso ministro, così addentro alle dinamiche europee e convinto sostenitore dell’Unione da essere considerato da alcuni una sorta di “garante”. Ma dell’Ue in Italia e non viceversa.