“Lei non sa chi sono io”, un classico valido per chi conta: 2 grilline fermate ai controlli. L’ira della Casellati
Nel pieno del weekend pasquale. Quando la stretta della quarantena imposta dall’emergenza coronavirus si fa più impellente. Nel delirio delle isole al sud, prese d’assalto dai vacanzieri proprietari di seconde al mare, succede anche che due senatrice grilline finiscano nella maglie dei controlli delle forze dell’ordine. Agenti e militari nell’esercizio delle loro funzioni, esattamente come le due parlamentari che hanno urlato allo scandalo per la segnalazione in questura seguita all’identificazione. Addetti alla sicurezza a cui, lo ricordiamo, proprio in questi giorni di feste, il governo ha chiesto un ulteriore impegno sul campo. E che si sono sentiti rispondere dalle esponenti pentastellate, portabandiera dell’anti-politica istituzionalizzata: «Lei non sa chi sono io»…
Messina, 2 senatrici grilline fermate ai controlli sullo Stretto
Come nel più classico e riprovevole richiamo all’esercizio di un potere, quello politico, bersagliato da polemiche e recriminazioni di ogni sorta specie in una fase, come quella che stiamo vivendo, di inadempienza nell’emergenza da parte dello Stato, che continua a millantare risoluzioni ancora lontane dall’esere fruite dai cittadini. Ai quali non resta che accontentarsi di mancate risposte alle necessità primarie, sperando in un “cambierà”. Arriveranno i 600 euro. Arriverà la cigs. Arriverà… Forse arriverà… Anche per questo, quando Il Fatto Quotidiano ha raccontato la vicenda delle senatrici M5S, Barbara Floridia e Grazia D’Angelo, sul web commenti indignati e sprezzanti sono rimbalzati a profusione da un social all’altro. Anche questo segno dell’insoddisfazione e del malcontento degli italiani flagellati dal Covid e da tutto quello che ne consegue.
Le due parlamentari segnalate in questura per verifiche
I fatti, dunque: con l’inizio del week end di Pasqua aumentano i posti di blocco. A uno dei tanti, gli agenti in servizio fermano anche due senatrici del M5S: Barbara Floridia e Grazia D’Angelo. Certo, una volta identificate, per loro niente multa. Anche perché, immediato deve essere scattato il sempre valido “lei non sa chi sono io”. Le due esponenti grilline sono state solo controllate allo Stretto di Messina mentre erano in partenza per Roma per partecipare ai lavori parlamentari. Ma già nei giorni scorsi, le stesse senatrici, elette ambedue in Sicilia, erano state fermate per i controlli di rito, come altri passeggeri, all’imbarco di Messina. Hanno mostrato il tesserino. L’identificazione, come il rito di sicurezza impone, è passata per la questura di Messina, dove gli addetti ai lavori hanno semplicemente verificato che le due parlamentari stessero davvero andando a Roma per i lavori al Senato.
La solidarietà alle 2 pentastellate della presidente Casellati
Furibonda la reazione della presidente del Senato Elisabetta Casellati che, a riguardo ha tempestivamente dichiarato: «Trovo inaccettabile che due senatrici, sottoposte a regolare controllo di polizia mentre si stavano recando a Roma per partecipare ai lavori del Senato, siano state oggetto di segnalazioni dalla Questura di Messina e Roma, nonostante avessero dimostrato di essere parlamentari nell’esercizio delle loro funzioni». Tanto che, su questa vicenda, la Casellati, ha chiesto che «il governo faccia piena chiarezza. Perché non sia ostacolata una attività che ha fondamento costituzionale».