Vicenza, CasaPound aiuta gli italiani, Anpi e Pd rosicano: “Segnaliamo al prefetto”
Vicenza, 10 apr – Come al solito è tutta questione di priorità. C’è chi le ha ben chiare, come CasaPound Italia, che dall’inizio del lockdown non ha smesso, anzi ha intensificato gli sforzi in aiuto degli italiani in difficoltà economiche portando loro – completamente a spese proprie – la spesa a casa. Pandemia o meno, per le tartarughe frecciate non è cambiato nulla, a parte l’indossare le mascherine. Uno sforzo che anche realtà politiche locali plaudono e riconoscono. E poi c’è l’Anpi, che pur restandosene con il didietro sul divano e la faccia incollata agli smartphone vorrebbe dare patentini di moralità, decidendo chi è “degno” di venire in soccorso del popolo italiano; premurandosi poi di segnalarlo alle autorità, secondo il solito schema a base di delazioni, ricattucci morali e minacce – alcuni degli strumenti preferiti dai partigiani, siano essi old school o 2.0.
Succede a Vicenza, dove l’assessore Silvio Giovine ha avuto la malaugurata idea di encomiare pubblicamente gli sforzi delle tartarughe frecciate vicentine – encomio rilanciato con un video anche dall’assessore regionale Elena Donazzan. Apriti cielo. Ad aprire le danze del ridicolo ci ha pensato l’Anpi cittadina, che probabilmente deve essersi sentita un po’ in difetto di fronte all’iniziativa di CP: basta infatti scorrere il feed della loro pagina Facebook per scoprire che le attività dei “partigiani” del XXI secolo in tempo di gravissima crisi ed emergenza per il Paese si limitano a una quasi giornaliera (citiamo) “chiamata all’unità CREATIVA #giornipartigiani”, dove vengono ricordate le imprese di staffette novantenni più di là che di qua, riportate improbabili citazioni di “preti rossi”, ricordata la data del 25 aprile da trascorrere tutti online; viene pure consigliato l’ultimo libro di Berizzi. Perché gli italiani, notoriamente, si cibano di libri sull’antifascismo, colazione pranzo e cena.
Qual è stata allora l’idea? Ma segnaliamoli tutti, portiamo avanti una bella delazione per fermare questo scempio: nel frattempo i vicentini bisognosi possono sfamarsi coi racconti delle staffette. “L’Anpi di Vicenza città e provinciale – si legge quindi in un post su Facebook – ha in data odierna inviato una lettera al Prefetto di Vicenza Pietro Signoriello ed al Sindaco della città Francesco Rucco per segnalare un “post” su Facebook dell’assessore Giovine nel quale l’assessore tesse le lodi di Casapound, organizzazione della destra neofascista”.
“Mentre altri assessori sono impegnati nella ricerca di beni, mezzi, materiali che possono alleviare i disagi e le sofferenze dei più deboli, per alleggerire le difficoltà provocate dalla pandemia in corso, Giovine non trova di meglio che utilizzare il suo tempo per lodare l’opera dei suoi sodali politici”, prosegue L’Anpi, sempre più verde dalla bile. E passa a frignare, tirando il sindaco per la giacchetta e chiedendo di “richiamare tale assessore ai suoi doveri di pubblico amministratore ed al rispetto delle leggi repubblicane ed in particolare della Legge fondamentale, la Costituzione antifascista. Ritenendo che Giovine già da tempo abbia superato il segno, ribadiamo la nostra convinzione che egli sia incompatibile con il ruolo e l’incarico che lei gli ha assegnato.”
Mentre al Prefetto è stata avanzata la richiesta “di verificare se, come e da chi Casapound possa essere stata autorizzata ad avere i propri militanti che si recano di casa in casa a svolgere azioni a nostro avviso non esattamente conformi alle attività effettuate da associazioni, gruppi, movimenti con finalità assistenziali e sociali.”, dopo aver osservato che “preoccupa inoltre che questa formazione neofascista possa svolgere la propria azione di propaganda, come si può rilevare dal “post” dell’assessore Giovine, utilizzando la situazione creata dalla pandemia in corso, strumentalizzando le situazioni di difficoltà nella quale si trovano le fasce più deboli della popolazione.”
Per finire, l’Anpi chiede spazio per le vere priorità cittadine: “A Prefetto e Sindaco è stato inoltre richiesto di attivarsi, ognuno per le rispettive competenze, per ricordare come merita il 75° anniversario della Liberazione”. Non ci dormono la notte.
Alla rosicata dell’Anpi si è aggiunta poi quella dell’opposizione della giunta vicentina, che ha presentato ieri un’interrogazione sul fatto. Ebbene sì: la sinistra, anche quella istituzionale, in un momento come questo riesce a trovare il tempo per porre l’accento sulla provenienza politica degli aiuti agli italiani, accusando Giovine di dimenticarsi “di tutte le altre realtà e dei privati cittadini che quotidianamente collaborano con il Comune come volontari”, per “dare visibilità a una compagine politica” per “rinsaldare le fila dell’estrema destra provinciale”.
Interrogazione al quale Giovine ha risposto ieri su Facebook: “All’inizio pensavo fosse fake news degna della task force di Conte…e invece no…
In questi giorni terribili di emergenza sanitaria ed economica, l’opposizione vicentina trova il tempo di presentare questa surreale interrogazione che si commenta da sola.
Li invito a visitare la mia pagina (Silvio Giovine) dove troveranno un racconto quotidiano di storie di solidarietà che arrivano dal nostro territorio.
La patente di moralità sul volontariato la lascio a loro, io questi esempi continuerò ad evidenziarli senza distinzioni, perché sono tutti parte della straordinaria storia che il popolo italiano si sta dimostrando capace di scrivere in questa tragedia. Con questo passo e chiudo perché tempo da perdere su polemiche strumentali, davvero, non ne ho“. E aggiungeremmo, non ne hanno nemmeno gli italiani.
Cristina Gauri