Coronavirus, Franco Bechis contro Giuseppe Conte: “Dobbiamo scegliere se morire di virus o di fame?”
Il durissimo commento di Franco Bechis contro Giuseppe Conte: “Teatro, non credo alle sue lacrime in tv” #coronavirusitalia08 aprile 2020
In tutta Italia c’ è la fila degli stomaci vuoti agli sportelli reali o virtuali per ottenere il buono spesa annunciato ormai molti giorni fa da dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Lo scrive Franco Bechis nel suo editoriale sul Tempo. La cifra stanziata- 400 milioni di euro- si sarebbe rivelata in grado di dare qualche briciola. E non sono bastati nemmeno i fondi aggiuntivi messi da Regioni, enti locali e donazioni, scrive Bechis. C’ è la fame in Italia, e c’ è per responsabilità esclusiva del governo. Sono stati i decreti firmati , si legge nell’editoriale, da palazzo Chigi che hanno chiuso la stragrande maggioranza delle botteghe, degli studi, delle piccole, medie e grandi imprese ad avere affamato gli italiani: devi scegliere se morire di Covid 19 o di fame. Bechis inoltre se la prende con chi conta in Italia e anche con certi atteggiamenti del premier Conte: non hanno la coscienza del dramma provocato perché a parte il teatro (al premier è pure scappata una lacrimuccia durante una intervista), la coscienza sembra proprio non esserci.
Basta vedere, scrive il direttore del Tempo, come preparano i provvedimenti che sono di massima urgenza. Il decreto Cura Italia è lì in mezzo al mare, sballottato nelle aule parlamentari per discussioni fatte rigorosamente a pancia piena.. I 600 euro dell’ Inps? è stato erogato un solo euro di quello che doveva essere il “reddito di cittadinanza” distribuito “per marzo” a chi non aveva più nulla avendogli chiuso ogni attività? No, manco uno, mentre quelli del bunker continuano ad annunciare che “crescere di peso il bonus di aprile: 800 euro. Infine l’accusa finale: si divertono nel palazzo dove sono rinchiusi evidentemente con i peggiori collaboratori esistenti nella macchina dello Stato, a scrivere le leggi così.