Coronavirus, Selvaggia Lucarelli contro Giulio Gallera: “Tamponi e dottori: ecco perché dovrebbe scusarsi”
Selvaggia Lucarelli, sul Fatto quotidiano di oggi, pensa a quando l’emergenza coronavirus sarà finita e a chi dovrà rispondere di errori e ritardi. Lei chiama in causa Giulio Gallera, assessore lombardo alla sanità, che avrebbe potuto dire: “Senza una prevenzione e col virus che si è diffuso senza che ce ne accorgessimo, la sanità lombarda si trova adesso ad arginare qualcosa di troppo grande perché nei prossimi mesi possa esserci spazio per vantarsi di qualcosa. Una sanità di cui vantarsi è quella che anticipa la corsa all’ ultimo respiratore, non quella che ne compra a centinaia mentre tanti cittadini che potevano essere salvati stanno morendo”.
Avrebbe potuto dire, Gallera, la verità sui tamponi, sulle mancate mappature dei contatti, sulle difficoltà nel contenimento anziché andare in tv a raccontare che i tamponi in Lombardia si fanno anche a quelli con sintomi lievi, scrive la Lucarelli. Bastava dire la verità: “Ce la metteremo tutta, faremo del nostro meglio, salveremo più vite possibili, ma avverranno cose tante ingiuste quanto ineluttabili. Cercheremo di aggiustare il tiro più velocemente possibile, almeno nella seconda fase in cui avremo imparato dagli errori e la situazione sarà più gestibile. Perdonateci”. O, per esempio, “chiediamo scusa ai medici per averli resi eroi. Dovevano essere solo persone che facevano il loro mestiere in una situazione di massima emergenza e invece li abbiamo mandati allo sbaraglio, talvolta a morire, senza protezioni, senza linee guida, senza protocolli omogenei ed efficaci fin dalla vigilia di questo orrore”.