Migranti, la Lamorgese regala l’accoglienza a tutti i migranti, anche a chi non ha titolo per restare
C’era da aspettarselo. Accoglienza per tutti i migranti anche per chi non ha il titolo per rimare in Italia. Come ha anticipato il Giornale, il ministero dell’Interno ha inviato ai prefetti una circolare. Il documento riguarda la prevenzione «della diffusione del virus Covid-19 nell’ambito del sistema di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale. E dei centri di permanenza per il rimpatrio».
Migranti, la circolare del ministro Lamorgese
L’obiettivo di Luciana Lamorgese nel gestire l’emergenza è quello di «assicurare nelle strutture di accoglienza il rigoroso rispetto delle misure di contenimento della diffusione del virus. Previste a livello nazionale, onde evitare l’esposizione ai rischi di contagio per i migranti accolti e per gli operatori». Il timore, infatti, è che il contagio possa esplodere all’interno delle strutture per immigrati. Ma a richiedere l’intervento del Viminale è anche l’esigenza di impedire agli stranieri di non rispettare «l’obbligo di rimanere all’interno delle rispettive strutture». Inoltre il ministero dell’Interno sottolinea che anche tutti gli immigrati che in queste ore stanno approdando sulle coste italiane dovranno essere controllati. Per accertare che «non presentino patologie infettive ed in particolare sintomi riconducibili al virus Covid 19».
Indicazioni per chi sbarca e di si trova in Italia
Il ministero dell’Interno dà indicazioni per gli sbarchi e per chi si trova all’interno delle strutture. «A tal fine – si legge nella circolare pubblicata dal Giornale – sarà necessario che gli stessi vengano sottoposti prioritariamente al previsto screening da parte delle competenti autorità sanitarie, e successivamente siano applicate le misure di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni, come evidenziato nella circolare di questo Dipartimento n. 3393, del 18 marzo 2020. Solo al termine di tale periodo e sempre che non siano emersi casi di positività al virus, i migranti potranno, ove ritenuto necessario, essere trasferiti in altra struttura di accoglienza, previo rilascio di idonea certificazione sanitaria».
«Prosecuzione dell’accoglienza»
E poi si passa alle misure da adottare per chi si trova nei centri di accoglienza. Dulcis in fundo arriva la sorpresa: «Sempre in considerazione della preminente esigenza di impedire gli spostamenti sul territorio e sino al termine delle misure connesse all’emergenza in atto – spiega il dipartimento – dovrà essere garantita e monitorata la prosecuzione dell’accoglienza anche a favore di coloro che non hanno più titolo a permanere nei centri».