Le Sardine di nuovo contro Salvini: «A lui conviene pensare che siamo ancora ai tempi del Papeete»
Un’ossessione, quella delle Sardine. Cancellate per settimane dallo scenario politico causa coronavirus, tentano di tornare protagoniste tornando a gettare veleno su Salvini. Sembra che non abbiano altri argomenti. Stavolta a mettersi in mostra è Jasmine Cristallo che parte da Orban per arrivare al leader della Lega.
La leader delle Sardine ancora contro Salvini
«Pieni poteri a Orban? La Storia ci racconta di altri personaggi che in momenti di crisi hanno ottenuto “democraticamente” i pieni poteri. Inutile raccontare com’è andata a finire». Lo dice in un’intervista all’AdnKronos. Poi chiama in causa Matteo Salvini. Per l’esponente di spicco delle Sardine, infatti, «Salvini è l’esegeta della contraddizione». Non solo. È «il maratoneta dello sciacallaggio politico. Criticava aspramente l’operato del presidente Conte definendolo “autoritario” . Oggi lo ritroviamo tra i primi sponsor del neo Duce ungherese…». Si potrebbe invertire il suo ragionamento, ma sarebbe inutile, tanto lei vuole arrivare solo all’attacco contro il “nemico”.
«Non siamo scomparsi, ora è il momento dell’operosità»
La Cristallo difende le Sardine dalle accuse di essere scomparse: «C’è un tempo per la ribalta e la promozione di istanze e iniziative. Poi c’è un tempo per il silenzio e l’operosità. Noi – assicura – stiamo sostenendo, nel nostro piccolo, le realtà che più operano nei luoghi del bisogno, dell’emarginazione sociale e della povertà».
Neppure il coronavirus cancella l’ossessione delle Sardine
Poi arriva il solito ritornello. «C’è poco da girare nel manico, questo non è il momento della propaganda. Le Sardine sono perfettamente coerenti al contesto che il Paese sta vivendo. Serve un’interlocuzione con tutte le istituzioni, le organizzazioni operanti sul territorio, gli enti di ricerca e scientifici. Nessuno può fare a meno dell’altro e noi non ci sottrarremo a questo impegno». Ed ecco che torna l’ossessione, puntuale come un orologio svizzero. «Solo a Salvini», conclude la Cristallo, «conviene pensare che siano ancora i tempi del Papeete».