Jogging e passeggiate: il pasticcio del Viminale

“Le regole sugli spostamenti per contenere la diffusione del coronavirus non cambiano”. Lo ha prescisato una nota del Ministero dell’Interno, dopo le polemiche suscitate dalla circolare diffusa ieri, che intendeva dare chiarimenti sulle regole legate agli spostamenti.

La circolare

Nel testo della circolare diffusa ieri dal Viminale veniva ricordato il divieto di “svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto ed accedere ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici”. Inoltre, veniva chiarita la distinzione tra attività motoria, generalmente consentita, e attività sportiva, comprendendo nella prima “il camminare in prossimità della propria abitazione”. In più, il Viminale precisava: “È da intendersi consentito, a un solo genitore, camminare con i propri figli minori, in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione”. La circolare era stata interpretata come il via libera alle passeggiate all’aperto, anche in compagnia dei figli minori. Nel documento era stato scritto che “l’attività motoria generalmente consentita non va intesa come equivalente all’attività sportiva (jogging)”. Ma il Viminale aveva precisato, secondo quanto riportava l’Ansa, che tra le attività motorie ammesse restava anche il jogging, purché fatto nelle vicinanze della propria casa.

Le polemiche

Il testo aveva scatenato le polemiche delle Regioni. In particolare, l’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, aveva tuonato: “Non è questo il momento di abbassare la guardia. La circolare diffusa dal ministero dell’Interno rischia di creare un effetto psicologico devastante vanificando gli sforzi e i sacrifici compiuti finora”. Secondo Gallera, infatti, il provvedimento “potrebbe essere inteso come un segnale di allentamento delle misure di contenimento assunte finora. Misure rigide, importanti, che hanno però consentito di contenere la curva dei contagi del coronavirus”. E aveva aggiunto: “La luce in fondo al tunnel rischia di allontanarsi o di spegnersi del tutto nel momento in cui vengono trasmessi messaggi ambigui: l’indicazione utile per tutti deve essere quella di rimanere a casa, ancora per qualche settimana. Solo così riusciremo a sconfiggere questo nemico subdolo e invisibile”.

Oggi, Gallera ha lanciato un appello, chiedendo ai genitori di tenere a casa i bambini: “La situazione è positiva nel senso che negli ultimi giorni c’è stato un rallentamento dei positivi, delle persone in ospedale, e anche delle persone in terapia intensiva- spiega- ma per questo dobbiamo stare a casa. Stiamo a casa teniamo i bambini a casa, è dura, lo sappiamo ma un piccolo sacrificio ancora e possiamo buttarci tutto alle spalle”.

La nota del Viminale

Questa mattina, il Ministero dell’Interno ha precisato: “Si può uscire dalla propria abitazione esclusivamente nelle ipotesi già previste dai decreti del presidente del Consiglio dei ministri: per lavoro, per motivi di assoluta urgenza o di necessità e per motivi di salute”. La circolare di ieri, quindi, aveva solo l’obiettivo di chiarire “alcuni aspetti interpretativi sulla base di richieste pervenute al Viminale”. Uscire con i propri figli minori, spiega il Viminale, è possibile “a un solo genitore per camminare purché questo avvenga in prossimità della propria abitazione e in occasione spostamenti motivati da situazioni di necessità o di salute”. Attività mototria sì, ma solo vicino alla propria casa. Viene ribadito anche il divieto di “svolgere attività ludica e ricreativa all’aperto” e di accedere ai parchi e ai girardini pubblici. In ogni caso, viene specificato nella nota, “tutti gli spostamenti sono soggetti a un divieto generale di assembramento e quindi all’obbligo di rispettare la distanza minima di sicurezza. Le regole e i divieti sugli spostamenti delle persone fisiche, dunque, rimangono le stesse”.

il giornale.it

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