Covid-19, 54enne veneto si suicida dopo aver scoperto di essere positivo
Non avevano sue notizie da oltre 24 ore. Poi la scoperta. Un 54enne di Villaguattera di Rubano, in provincia di Padova, si è tolto la vita dopo aver scoperto di essere malato di coronavirus.
È stato il fratello, vicino di casa, a dare l’allarme, dopo che l’uomo era sparito dai radar per diverse ore. La conferma della motivazione alla base del gesto è stata messa nero su bianco su due biglietti che i carabinieri hanno rinvenuto davanti alla porta della villetta. L’avvertimento scritto a penna è chiaro:”Non entrate perché è contaminato”.
In preda alla paura e allo choc, insomma, l’uomo, un piccolo imprenditore, avrebbe deciso di togliersi la vita dopo aver ricevuto il verdetto del tampone. Secondo la ricostruzione del Messaggero sarebbe morto asfissiato dopo essersi annodato un sacchetto di cellophane sulla testa. Quando i sanitari sono entrati in casa sua non c’era più niente da fare. Sulla salma è stato disposto l’esame autoptico e una volta confermata la causa della morte il corpo è stato restituito alla famiglia.
Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Rubano, Sabrina Doni, che si è detta “affranta”. “Mi dispiace che come comunità non riusciamo a intercettare queste profonde sofferenze”, ha detto al Messaggero. E poi, in un lungo post su Facebook, ha richiamato l’attenzione dei cittadini davanti alla solitudine che molte persone stanno vivendo in questo momento di emergenza.”Non solo persone anziane, anche adulti che non hanno famiglia, non godono di amicizie o vicini di casa sensibili. Gente che non ha uno straccio di essere umano con cui commentare il presente, raccontare uno stato d’animo, una paura, un bisogno, un desiderio”, scrive la sindaca che chiede alla cittadinanza di “fare uno sforzo in più verso l’altro”.
“Telefoniamo agli amici, soprattutto a quelli che non sentiamo da tanto tempo, mandiamo un segnale reale di calore umano a chi ci è vicino di casa, parlatevi da balcone a balcone, anche se c’è una recinzione che vi separa”, è l’appello. La parola d’ordine è che”nessuno si salva da solo”. Quella di Padova è una delle province più colpite dall’epidemia di Covid-19, che dal focolaio di Vo’ si è diffuso in tutto il territorio.
È arrivato a 2124 il numero dei contagiati, di cui 437 nel capoluogo e 85 nel comune epicentro dell’epidemia in Veneto. Oggi il sindaco di Padova, Sergio Giordani, ha annunciato di aver convocato i tecnici competenti per “iniziare la riflessione operativa sulle modalità eque con cui dare una risposta a chi nel nostro comune versa in gravissime difficoltà economiche tali da non consentire l’approvvigionamento di generi di prima necessità e farmaci”.
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