Lamorgese: “Il 3 aprile troppo presto per riaprire tutto. Migranti? Sì, ma isolati”
“Se andiamo a vedere i dati di ieri sera, mi fanno pensare che la data del 3 aprile sia troppo ravvicinata per dire che verrà riaperto tutto”.
Lo ha evidenziato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese a L’Intervista di Maria Latella su Sky Tg24. La titolare del Viminale ha aggiunto che “la situazione è seguita a vista e quindi le decisioni verranno prese man mano che la situazione sarà più tranquilla come numeri di decessi e contagi”. Sul fronte migranti, ha detto che in questo mese sono arrivati 240 migranti, i quali sono stati messi in isolamento per 14 giorni.
Autocertificazione
Finora sono state previste vari modelli di autocertificazione per giustificare gli spostamenti dei cittadini. Il ministro ha precisato che “se intervengono disposizioni successive è ovvio che il modulo deve essere aderente alle ultime disposizioni in essere, anche perché le forze di polizia devono avere certezze quando fanno i controlli”. Lamorgese ha detto di essere dispiaciuta per questa situazione, che ha creato un po’ di problemi alla popolazione.
Forze dell’ordine
Lamorgese ha sottolineato che gli operatori del comparto sicurezza hanno ricevuto le mascherine e ne son state richieste altre. E ha aggiunto l’importanza di averle anche per quanti lavorano in ufficio, “ma sicuramente gli operativi che stanno per strada sono attrezzati nei modi corretti”. Il ministro ha quindi ricordato che sono state adottate le procedure per il lavoro da casa per quanto riguarda le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco e il personale civile che si trova negli uffici del Ministero.
Europa
Sul versante europeo, secondo Lamorgese occorre dimostrare unità da parte di tutti gli Stati e si tratta di un’occasione da non perdere. Ha auspicato che l’Europa dia un segnale di disponibilità. “Questo è il momento di prendere delle decisioni – ha spiegato il ministro -, anche da un punto di vista economico e finanziario, che possano far sentire l’unità di un’Europa che tante volte, anche su altri versanti, non è stata del tutto solidale”.
Sbarchi
Il titolare del Viminale ha detto che in questo mese sono arrivati circa 240 migranti, i quali “sono stati posti tutti in quarantena per 14 giorni”. Lamorgese ha precisato che gli sbarchi sulle coste italiane si sono ridotti e che bisogna pensare al futuro, avendo “sempre davanti il principio di solidarietà europea”. Infine ha sottolineato che vengono eseguiti controlli frequenti nei Cara (Centri di accoglienza per richiedenti asilo) “in cui c’è la restante parte dei migranti che avevamo in carico – ha concluso – e abbiamo dato istruzioni agli enti gestori di osservare le regole stabilite dal ministero della Sanità”.
il giornale.it