Coronavirus, il Pd in Toscana spende 80mila euro per un consultorio “transgender”
Roma, 26 mar – Piena emergenza coronavirus, carenza di posti letto in terapia intensiva negli ospedali, ricerca disperata di materiale sanitario necessario a medici e operatori sanitari, eppure la Regione Toscana ha pensato “bene” di spendere ben 80mila euro per un “consultorio transgenere”. Sì, avete capito bene, è esattamente quanto stabilito il 23 marzo dalla giunta regionale di sinistra guidata da Enrico Rossi che ha deliberato, testualmente, “di dare continuità all’attività svolta dal Consultorio Transgenere in Toscana, volendo potenziare la capacità di risposta del sistema sanitario regionale alle persone e alle famiglie per la disforia di genere”.
80mila euro stanziati in piena emergenza sanitaria
Rileggete pure con calma, hanno sul serio scritto in piena pandemia che intendono “potenziare il sistema sanitario” in questo modo. Ovvero, nel dettaglio, assegnando “a favore dell’azienda USL Toscana Nord Ovest, la somma complessiva di euro 80.000,00 per la prosecuzione delle attività del Consultorio Transgenere, annualità 2020”. Giusto per non restare troppo sul vago, la giunta ha inoltre stabilito “che la liquidazione della suddetta somma venga effettuata, con le seguenti modalità: – una prima tranche pari all’ 80% di quanto destinato, a seguito di comunicazione da parte della azienda USL Toscana Nord Ovest dell’avvio delle attività previste dal progetto; – il saldo dell’ulteriore 20%,alla presentazione da parte dell’azienda USL Toscana Nord Ovest di analitica rendicontazione delle spese sostenute e di relazione finale”.
In Toscana si tergiversa con i tamponi, non si trovano mascherine idonee, infermieri e medici sono spesso costretti a lavorare senza adeguate protezioni individuali, molte strutture ospedaliere sono in grave difficoltà soprattutto per quanto riguarda i posti in terapia intensiva, ma la giunta di sinistra decide di impiegare risorse per un consultorio per transgender. Da notare che la struttura in questione si trova a Torre del Lago Puccini, in provincia di Lucca, che in questo momento è la seconda provincia toscana più colpita dal virus.
Barsanti: “Vergognosa decisione”
“E’ vergognoso che in piena emergenza sanitaria una Regione che ha smantellato ospedali ed effettuato tagli ai reparti e ai posti letto, preferisca continuare a spendere in questo (discutibile) progetto anziché destinare queste decine di migliaia di euro ad altre voci di spesa necessarie in questa delicata fase”, dichiara Fabio Barsanti, consigliere comunale di CasaPound, a Il Primato Nazionale.
“A Lucca, per volontà della Regione – prosegue Barsanti – è stato smantellato il vecchio ospedale Campo di Marte, che era funzionalissimo. Nel nuovo ospedale con l’emergenza coronavirus da subito si sono verificate difficoltà con i posti disponibili per la terapia intensiva e l’opposizione ha chiesto alla maggioranza di centrosinistra di utilizzare un padiglione del vecchio ospedale”.
“Peccato che la giunta di centrosinistra abbia risposto picche – spiega Barsanti – poi però è arrivato Enrico Rossi a effettuare un sopralluogo e ha deciso di riattivare all’ex Campo di Marte 72 nuove postazioni di terapia intensiva per fronteggiare l’emergenza”. E questo, dice Barsanti, “suggella il fallimento delle politiche della sinistra in Toscana, che prima ha smantellato un ospedale e adesso è costretta a riaprirne una parte”.
Alessandro Della Guglia