Soldi per 2 mesi? L’Inps: “Così pagheremo le pensioni”
“Fino a maggio non c’è problema di liquidità”. Erano bastate queste poche parole, in merito al futuro delle pensioni, per far scattare il campanello d’allarme nelle case di milioni di italiani.
Anche perché la frase non apparteneva a un cittadino qualsiasi ma a Pasquale Tridico, niente meno che presidente dell’Inps.
Con uno stile comunicativo a metà strada tra il marchiano e l’avventato, Tridico aveva così descritto a Di Martedì la situazione di cassa dell’Istituto di previdenza sociale: “Abbiamo i soldi per pagare le pensioni fino al momento in cui è stato sospeso il pagamento dei contributi. Fino a maggio non c’è un problema di liquidità, anche perché possiamo accedere a un tesoretto che è il Fondo di tesoreria dello Stato. Immagino che ad aprile ci sarà un altro decreto che dovrà dire cosa succederà alla sospensione dei contributi”.
Apriti cielo. Quel “fino a maggio”, che messo così non lasciava presagire niente di buono, ha creato mille preoccupazioni tra i pensionati, terrorizzati per le possibili conseguenze economiche del nuovo coronavirus. A un certo punto la tensione era salita così tanto da costringere Tridico a rimediare alla fin troppa leggerezza mostrata. E così a Uno Mattina il top manager ha spiegato che “l’Inps ha tutta la liquidità necessaria per far fronte a tutti i bonus e le indennità previste dal decreto Cura Italia e questo non pregiudica il pagamento delle pensioni”.
Tridico aggiusta il tiro
Per spiegare nel dettaglio la situazione e fare chiarezza, Tridico ha poi rilasciato una lunga intervista al Sole 24 Ore. Innanzitutto, si legge, la delicata situazione venutasi a creare in Italia a causa del nuovo coronavirus non determinerà alcun problema di liquidità per il pagamento delle pensioni, così come di tutte le prestazioni assolte dall’Inps.
Il passaggio che più interessa ai pensionati è il seguente: “Inps ha tutta la liquidità necessaria per le pensioni. In ogni caso – spiega Tridico – può contare sui trasferimenti dello Stato. È bene dirlo in questo drammatico frangente per rassicurare il Paese. Il sistema di finanziamento a ripartizione, con i contributi versati che pagano le pensioni vigenti, è garantito in continuità dalla Tesoreria dello Stato anche quando c’ è una sospensione temporanea delle contribuzioni”.
Le nuove modalità di ritiro
Non solo, il presidente dell’Inps ha aggiunto che “noi per fortuna non siamo nelle condizioni di chiedere anticipazioni perché per i prossimi mesi contiamo di avere cassa sufficiente”.
Tridico ha quindi illustrato le nuove modalità di ritiro delle pensioni: “Domani anticipiamo la data per il ritiro delle pensioni di aprile ai pensionati con cognome che parte con lettera A o B, venerdì potranno incassare quelli con le lettere C e D, sabato 28 marzo E e K e così via. lo stesso meccanismo di anticipo lo garantiremo a fine aprile per le pensioni di maggio e a fine maggio per quelle di giugno come previsto dall’ ordinanza della Protezione civile”.
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