Scanzi diceva: “Siete deficienti: il coronavirus è innocuo” (video). Oggi pontifica in tv
Guardate questo video. E’ del 25 febbraio scorso. Un “Fonzie” col giubbotto nero di pelle, dal nome Andrea Scanzi, se ne va in giro in moto per le campagne a pontificare sul coronavirus. Negando che esista, definendo deficienti quelli che si preoccupano, insultando i giornalisti che lanciano l’allarme, lodando Conte per la sua calma. E dipingendo come “ridicoli” quelli che indossano la mascherina. “E’ una normale influenza, non uccide più di una influenza”.
Il video che nega la pericolosità del coronavirus
Un video che oggi, a guardarlo, fa venire i brividi. In effetti, il giornalista del Fatto Quotidiano, si era sbagliato, e di grosso. Come tanta altra gente. Ma lui, ancora oggi, impazza in tv, pontifica, fa il fenomeno, sfotte chi sottovalutava il problema, chi si permette di criticare gli scienziati e il governo.
Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere. Incredibile, ma vero. Andrea Scanzi oggi parla di sottovalutazione del fenomeno coronavirus. “Torneremo alla realtà quando potremo andare di nuovo ad eventi di massa. E non sarà a giugno, è stato annullato il concerto di Nick Mason del 26 giugno a Lucca. Scellerato far giocare Atalanta Valencia”.
Poi critica Sgarbi, che come lui negava il fenomeno durante una lite col virologo Fabrizio Pregliasco a “Non è l’arena” o con Burioni.
Da Scanzi critiche ma non autocritiche
“Ormai siamo al rovesciamento di ruoli. Abbiamo anche Salvini che fa post cannoneggianti, dove dice: ‘Finalmente ci hanno dato retta’. In realtà, nessuno ha dato retta a Salvini, anche perché lui il 27 febbraio diceva di riaprire tutto. Salvini è uno che dice tutto e l’esatto contrario. Questo, invece, è il momento in cui tutto il Paese, ma anche tutta la politica, dovrebbe fare squadra una diavolo di volta. Non lo sta facendo. E non mi sembra che il responsabile sia Giuseppe Conte. Mi sembra invece che i responsabili siano, da una parte, quelli dell’opposizione, che continuano a tirare pesci in faccia a Conte, e dall’altra parte, sebbene mi dolga dirlo, anche parte degli italiani”.
Lui no, Andrea Scanzi aveva capito tutto: “Siete deficienti…”. E’ la stampa italiana, bellezza.