Coronavirus, contagi alle stelle e 25 morti tra i medici: “Scudo penale, oppure non operiamo più”
Medici e infermieri contagiati dal coronavirus continuano ad aumentare. Ieri sono saliti a 5.760, più 549 rispetto al giorno precedente. Un balzo del 10,5% in ventiquattr’ore. Lo scrive oggi il Fatto Quotidiano. Si allunga anche l’elenco dei morti, aggiornato quotidianamente dalla Federazione degli Ordini dei medici: 25 vittime. Molti medici inoltre impegnati in reparti non Covid in questi giorni vengono precettati per aiutare i colleghi in prima linea, perché manca personale. Ortopedici, chirurghi, pediatri. Si ritrovano a trattare pazienti che richiedono invece infettivologi, pneumologi, anestesisti.
Nessuno può rifiutarsi: è stabilito dalla legge e dallo stesso codice deontologico dei medici. Ma che succede, si chiede il Fatto, se qualcuno commette un errore mentre sta prestando cure a un paziente? Certo,i medici sono assicurati. Ma non è detto che in ambito civilistico possano vedersi riconosciuta la copertura. “La situazione”, spiega il segretario nazionale dell’Anaao, il sindacato dei medici dirigenti, Carlo Palermo, “non è più sostenibile, c’è il rischio, in queste condizioni, che qualcuno possa anche rifiutarsi di operare. Bisogna intervenire subito”.