Il coronavirus è capace di infettare il cervello? Le ultime ricerche cinesi: il sospetto sulla perdita dell’olfatto
È assodato che il coronavirus può comportare la perdita dell’olfatto, tanto che quest’ultima è ormai ritenuta uno dei diversi sintomi che possono aiutare ad individuare il Covid-19. Secondo due articoli scientifici pubblicati da ricercatori cinesi, il cervello ricoprirebbe un ruolo importante in quanto il virus potrebbe essere capace di infettare il sistema nervoso centrale dei malati, in particolare nella zona deputata alle funzioni olfattive. Gli studi propongono meccanismi d’azione in grado di spiegare questa potenziale abilità del Covid-19 di insinuarsi nel cervello. A sostegno dell’ipotesi c’è l’analisi di campioni prelevati nei primi anni 2000 su vittime del coronavirus ‘cugino’ di quello attuale: tali campioni hanno mostrato la presenza di particelle del virus nel cervello, trovate quasi esclusivamente nei neuroni.
Altri studi sono invece stati condotti su topi transgenici, modificati per essere sensibili ai coronavirus che colpiscono l’uomo: i risultati sono stati che i virus possono penetrare nel cervello, probabilmente attraverso i nervi olfattivi, e propagarsi rapidamente ad alcune zone specifiche del cervello”. “L’articolo del team cinese è molto interessante perché si basa su osservazioni cliniche, interpretate usando una sintesi di ciò che sappiamo sui coronavirus”, ha spiegato la biologa Christine Prat, del consorzio europeo Virus Archive Global. “Tuttavia, resta ancora molto da capire sull’impatto che alcuni virus possono avere sul sistema nervoso centrale, che è un’area molto particolare: il sistema immunitario infatti non può ‘lavorare’ lì come nel resto dell’organismo perché deve combattere contro l’infezione evitando di distruggere le cellule neuronali, che non si rinnovano da sole o lo fanno molto poco”.