Coronavirus, le Marche chiedono aiuto a Bertolaso: domani sarà ad Ancona
Guido Bertolaso, consulente del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, per la costruzione dell’ospedale in Fiera a Milano, sarà domani, lunedì 23 marzo, ad Ancona per contribuire ad individuare una strategia di contrasto al virus che si sta diffondendo con particolare aggressività nella regione Marche. Lo ha chiesto il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, questo pomeriggio, nel corso di una telefonata con il governatore Fontana, che ha immediatamente aderito alla richiesta.
Marche e Lombardia unite contro il coronavirus
Nel corso della conversazione i due presidenti hanno condiviso le preoccupazioni, ma anche la volontà di lottare con determinazione e su ogni fronte. Bertolaso sarà ad Ancona domattina e nel pomeriggio rientrerà a Milano per seguire le fasi del lavoro in Fiera.
Il renziano Anzaldi: “Bertolaso è una risorsa preziosa”
La richiesta di collaborazione da parte della giunta rossa a quella Lombarda, non è passata inosservata. “Complimenti al presidente delle Marche Ceriscioli che ha chiesto aiuto a Bertolaso per il contrasto al coronavirus, seguendo la Lombardia. L’esperienza dell’ex capo della Protezione Civile è preziosa in un momento come questo, peccato che Governo e Conte non lo abbiano capito”. Lo scrive su Twitter il deputato di Italia Viva, Michele Anzaldi. Per il parlamentare renziano, Bertolaso è una risorsa nazionale. Cosa che non ha voluto capire il governo rossogiallo.
Bertolaso: “A Milano non faremo un lazzaretto”
Su Facebook, in queste ore, Bertolaso ha raccontato il progetto del’ospedale Covid in Fiera a Milano. Struttura che entro 5 giorni potrebbe vedere l’apertura dei primi quattro moduli. “Non abbiamo voluto creare un Lazzaretto. Non abbiamo voluto creare capannoni con brandine per mettere li chi non aveva più speranza e dovevano morire per forza, il contrario. Vogliamo combattere fino in fondo, fino all’ultima goccia di sangue, di sudore, di fatica che ci metteremo per riuscire a vincere questa drammatica guerra tutti insieme”.
Appello alla ricerca di medici e infermieri
Il consulente del governatore lombardo ha poi chiesto l’aiuto di personale qualificato. “Serve la partecipazione di tutti i medici e gli infermieri che sono disponibili nel nostro Paese, serve anche la partecipazione dei nostri colleghi italiani che in questo momento vivono, studiano o lavorano all’estero. So che molti di loro vogliono rientrare: fatelo, questa è una chiamata generale per tutti i medici e gli infermieri che vogliono essere utili al proprio Paese”. Un messaggio che non lascia spazio ad equivoci, dedicato ai professionisti italiani di buona volontà.