Arcuri: “Siamo in guerra, daremo mascherine a tutti gli italiani che hanno bisogno”
Reperire mascherine e presidi sanitari necessari: l’operato del governo ora va in questa direzione. Dopo l’annuncio della chiusura di ogni attività produttiva non strettamente necessaria, ora gli sforzi saranno incentrati per andare alla ricerca dei dispositivi di protezione individuale.
L’allarme è stato lanciato da Domenico Arcuri: “Noi siamo in guerra, devo trovare le munizioni per far sì che questa guerra il nostro Paese la vinca prima e meglio degli altri”. Nella giornata di ieri sono state distribuite 3 milioni di mascherine e per la prossima settimana si punta a incrementarne la dotazione: “Ci servono 90 milioni di mascherine al mese. Abbiamo attivita tutti i canali”. A partire da lunedì – al massimo martedì – tutte le Regioni saranno dotate delle “mascherine che servono per la parte più critica dell’emergenza: medici, operatori sanitari, malati”. E dalla settimana successiva si conta di “dare dispositivi di protezione individuale a tutti gli italiani che ne hanno bisogno”. Nelle prossime ore ne arriveranno centinaia di migliaia da Repubblica Ceca, a cui si aggiungeranno le 200mila ferme in Turchia che sono state sbloccate.
Un milione di mascherine dalla Francia, decine di ventilatori dalla Germania, 180 medici, infermieri, ventilatori e mascherine dalla Russia: intervenuto a In mezz’ora in più su Rai 3, il commissario all’emergenza Coronavirus ha confessato di sentire “uno straordinario supporto del governo e degli italiani”. Inoltre ha fatto sapere di avere sequestrato un quantitativo importante di un farmaco che serve a tenere sedati i nostri concittadini che sono in terapia intensiva: “Questo farmaco stava partendo per il Messico, era una cosa insopportabile”.
“50 milioni per le aziende italiane”
Arcuri ha poi parlato del forte e importante contributo che la produzione nazionale può apportare: molte aziende italiane si sono messe subito a disposizione per la ricerca di materiale. Intanto 180 aziende della Camera della Moda “si sono messe insieme per produrre mascherine, ci dicono che riusciranno a produrne 2 milioni al giorno”. L’intento è quello di evitare “di andare in giro per il mondo”.
Da domani sarà operativo un nuovo incentivo, introdotto dal governo, e sarà gestito da Invitalia: “Il governo ha messo a disposizione 50 milioni per le aziende italiane che vogliono riconvertire la produzione per iniziare a produrre dispositivi di protezione individuale che tanto ci servono”. Il commissario infine ha voluto ringraziare 7.923 medici italiani che hanno risposto all’appello della protezione civile: “Contiamo di mandarne 300 entro la settimana prossima nei territori più colpiti, poi potremmo mandarne ancora altri”.
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