Coronavirus, ecco perché il soccorso cinese è un bluff

Sulle relazioni tra Italia e Cina (e sul presunto soccorso cinese) si è detto moltissimo in queste ultime settimane. Solidarietà al popolo cinese è stata per diverso tempo una priorità assoluta. Ricordiamo perfettamente tanti zelanti volti della tv che si sono fatti riprendere nell’atto di inforcare bacchette e addentare involtini primavera. Ora che l’epidemia è esplosa in tutto il suo vigore, qualche voce critica e fuori dal coro finalmente si fa sentire.

Cosa fa la Cina per essere solidale col mondo?

Va bene essere solidali, ma che cosa fa la Cina per essere solidale con il mondo intero? Questo Paese non ha mai applicato i protocolli internazionali sull’ambiente, inquina più di tutti gli Stati messi insieme, invade di plastica i nostri mari e se ne frega delle emissioni di  CO2 delle sue fabbriche. In questo modo riesce, nella totale impunità, a fare concorrenza sleale con una produzione a basso prezzo sfruttando i propri lavoratori in spregio delle minime regole sociali. E così devasta i mercati del mondo mettendo in crisi le produzioni di qualità di altri Paesi.

Il soccorso cinese? Pechino non lo fa gratis

La Cina non garantisce diritti e libertà. Questo non dobbiamo mai dimenticarlo, come non dobbiamo dimenticare che è una dittatura comunista, che non sa cosa significa tenere delle libere elezioni. Anche in questa emergenza dalla Cina non sono arrivate con tempestività notizie adeguate che avrebbero consentito di contrastare prima e meglio il flagello Covid-19. La Cina, quindi, più che una risorsa, è un problema per il pianeta intero. Si finge solidale mandando quattro mascherine e un po’ di medici. Ma poi in realtà per i respiratori sta contrattando degli accordi di vendita anche molto onerosi. E’ un Paese che più che meriti, ha tante colpe. Sbaglia chi continua a osannarla e vezzeggiarla. Ed è folle chi, come Di Maio, continua a trattarla con i guanti di velluto svendendo porti, aeroporti e infrastrutture italiane ai cinesi. Altro che presenza solidale. Siamo davanti a un pericolo e anche molto serio.

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