Il coronavirus arriva in Libia, migranti in fuga verso l’Italia: non si fidano della loro sanità
Il coronavirus non ferma i migranti in fuga dalla Libia. La fonte locale di Ofcs. report annuncia scenari anche più drammatici di quelli attuali. “Nei prossimi giorni, con il mare calmo, potrebbero partire decine di barconi. Gli sbarchi, quasi azzerati da inizio mese sulle nostre coste, sono da attribuire al mare mosso che ha impedito ai barconi di partire. Ma non solo. L’assenza di navi Ong al largo della Libia ha contribuito a fermare, momentaneamente, le partenze”. Ma le cose stanno cambiando rapidamente.
Già ieri, spiegano fonti locali di Ofcs. report, due barconi sono stati fermati dalla guardia costiera libica e riportati a terra. E questa mattina, Alarm phone ha segnalato un gommone nella zona Sar maltese. Cosa sta accadendo?
Migranti in arrivo dalla Libia
“E’ evidente che la presenza di covid-19 in Italia e in Europa non fermerà le partenze” allerta il sito di informazioni internazionali. Anzi, vale il discorso inverso. Il “rischio di rimanere infettati in Libia è motivo di ansia viste le strutture sanitarie carenti che non raggiungono gli standard italiani e europei. E forse i migranti, oltre che dalla guerra, fuggono anche dal rischio di rimanere contagiati ed essere costretti a “curarsi” in loco”.
Covid-19 arriva il Libia
La paura c’è, e tanta. Infatti anche in Libia, il pericolo del contagio e della diffusione del virus è diventato un allarme. Il Consiglio comunale di Tajoura, nell’ovest del Paese, ha annunciato la chiusura della scuole per due settimane. In Libia, infatti, sarebbero due i casi di persone contagiate dal cornavirus. Ma secondo alcune fonti, le persone infette sarebbero molte di più, anche tra i migranti. Anche il ministro della Finanza, nei giorni scorsi, ha discusso le misure precauzionali necessarie per affrontare la minaccia del coronavirus.
Ma non c’è solo la Libia. Nel continente africano i contagi interesserebbero già 12 stati.