“Noi non riduciamo lo spread”. Ed è bufera sulla Lagarde
La Bce, nel corso della giornata di oggi, ha annunciato le prime contromisure economico-finanziarie tra quelle che verranno adottate per evitare che l’economia europea collassi per via della pandemia dovuta al coronavirus.
La questione è molto seria. E la Banca centrale europea, che ha parlato attraverso la sua massima autorità, la presidente Christine Lagarde, dovrebbe stanziare 120 miliardi. E quei soldi servono per coprire l’acquisto dei titoli. Poi, però, c’è il tema relativo alla liquidità delle banche: la misura di salvaguardia, la principale, prevede – come ripercorso dall‘Agi – la predisposizione dall’alto di rifinanziamenti a lungo termine. Ma non è tutto. Bisogna che i governi si diano da fare pure in maniera autonoma.
Come sottolineato da Repubblica, la Lagarde ha domandato agli esecutivi di mettere in campo delle “misure ambiziose”. Claudio Borghi, esponente della Lega di Matteo Salvini, non ne fa affatto un mistero: l’azione di Christine Lagarde, il vertice della Bce, non gli sembra adeguata. Questa è l’opinione de leghista. E la situazione odierna richiederebbe un altro tipo di approccio, che per adesso non sembra essere stato recepito dall’istituto di emissione che ci riguarda tutti.
L’emergenza dovuta al Covid-19 sta coinvolgendo l’ Europa intera. A mano a mano, i dati che inerenti alle altre nazioni europee salgono. La situazione italiana, almeno per ora, è diversa dalle altre che interessano il Vecchio continente, ma quello che ha dichiarato sul Belpaese la presidente della Banca centrale europea oggi, stando al punto di vista del parlamentare leghista, non coglie la gravità della situazione, anzi. Nel corso della giornata odierna, la Lagarde ha interpretato l’epidemia del coronavirus, tenendo in considerazione la sua sfera di competenza, dunque parlando di una”nuova fonte di rischio per prospettive di crescita in Ue”, così come ripercorso dall’Agenzia Nova. Il punto di partenza del ragionamento, come si vede bene, è economico. E Borghi non ci ha messo troppo a replicare alle considerazioni dell’avvocatessa francese, che si è soffermata pure sul meccanismo dello spread, che la Lagarde dice di non essere nella posizione di frenare.
L’onorevole Claudio Borghi non le ha mandate a dire: “Dopo i commenti contro l’Italia della Lagarde, sul fatto che non spetta a loro chiudere spread, il minimo che si può chiedere sono le dimissioni immediate della signora”. La presidente della Bce, insomma, dovrebbe farsi da parte. La dichiarazione del politico salviniano, che è stata rilasciata all’Adnkronos, è stata condita anche da un’ulteriore specificazione: “Non ha capito la situazione – ha argomentato Borghi riferendosi alla transalpina – e non capire una situazione come questa significa come minimo essere inadeguata per quel ruolo”. Poi, nel corso del secondo pomeriggio, ha detto la sua anche il senatore Armando Siri, che appartiene sempre alla Lega: “La presidente Christine Lagarde – ha detto Siri, come rimarcato sempre dall’Agi – dichiara ‘non ci attiveremo per ridurre gli spread sui titoli di Statò. Btp italiani in pressing. Ma se la Banca Centrale non sostiene i titoli di Stato in un momento come questo, allora quando?”.
I Btp, insomma, dovrebbero essere interessati da un sostegno diretto. E la Lega non è affatto soddisfatta di quanto comunicato dalla Lagarde.
Anche il M5S contro la Lagarde
Anche il Movimento 5 Stelle, ex alleato di governo della Lega, si schiera contro le parole di Christine Lagare. “Con una conferenza stampa disastrosa, il Presidente della Bce Christine Lagarde non solo ha fallito nel suo obiettivo di rassicurare i mercati ma, ancor peggio, ha alimentato panico nelle Borse mondiali e una pressione mai vista sui titoli di Stato. Gli indici di Borsa, con Milano che ha perso oltre il 17%, non lasciano dubbi: o Lagarde fa mea culpa dichiarando pubblicamente che la Bce è pronta a sostenere l’economia reale in questo momento drammatico dell’economia europea oppure dimostra di essere inadatta al ruolo che ricopre, il che porterebbe da parte nostra a una richiesta di dimissioni”. È questa la durissima nota degli europarlamentari del Movimento Cinque Stelle nei confronti della presidente della Banca centrale europea, colpevole di non far enulla per limitare le perdite enormi per il nostro Paese.
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