Coronavirus, boom del tasso di letalità: è salito al 6,6%
I numeri del contagio da coronavirus continuano a salire. Ieri, il capo della protezione civile, Angelo Borrelli, ha annunciato il superamento della soglia dei 10mila positivi.
Sono 8.514 i malati in tutta Italia e i morti sono 631, con un tasso di letalità che avrebbe raggiunto il 6,2%.
I morti sono tanti e, in un solo giorno, ci sono stati 168 nuovi decessi di cui 135 in Lombardia, mentre i malati ricoverati in terapia intensiva risultano 877, 144 in più rispetto al giorno prima. Ma i contagi diminuiscono: ieri i casi positivi al Covid-19 sono stati 529, mentre lunedì erano stati 1.598. Un dato incoraggiante, che non tiene conto dei nuovi casi in Lombardia, ancora da verificare. E buone notizie arrivano anche da Codogno e Lodi, dove “il numero dei contagi di coronavirus si è fermato”: “È l’unica zona del territorio lombardo dove si è assistito finalmente a un rallentamento della sua diffusione”, ha spiegato il presidente regionale Attilio Fontana.
Le fasce d’età maggiormente interessate dal virus risultano quelle corrispondenti alla popolazione più anziana: nelle ultime 24 ore quella più colpita per decessi è stata la fascia 80-89, che ha rappresentato il 45% dei morti totali. Tra i contagiati, invece, sono più interessate le persone dai 70 ai 79 anni, che rappresentano il 21,4% dei casi, seguite dagli over 80, al 18,4%. Il 21% dei pazienti risulta ricoverato in ospedale e “tra quelli di cui si conosce il reparto di ricovero (1.545) il 12% risulta in terapia intensiva”. Infine, secondo l’Iss, l’età media delle persone positive è di 65 anni, e il 62% è di sesso maschile.
Ancora pochi, invece, i contagiati tra i giovani: secondo quanto riferito dal presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, “il 5-7% ha meno di 30 anni”. Pochissimi i casi tra i bambini da 0 a 9 anni (0,5%) e anche quelli dei ragazzi tra i 10 e i 19 anni, che sono in totale 85 (1%). Si tratta di fasce d’età che hanno poche probabilità di ammalarsi, ma che restano possibili veicoli del virus, per genitori e nonni, più esposti al rischio di contrarre il Covid-19. Vanno in questo senso le misure adottare dal governo, che ha lanciato la campagna “io resto a casa”. Le nuove regole, spiega Brusaferro, “non sono istantanee, ma coerenti con i tempi di incubazione di 14 giorni”.
Il professor Nino Cartabellotta, medico chirurgo fondatore del Gruppo italiano per la Medicina basata sulle evidenze (Gimbe), ha pubblicato un grafico, condiviso dal virologo Roberto Burioni, che mostra i decessi per coronavirus in Italia, fissando il tasso di letalità al 6,2%.
Roberto Burioni✔@RobertoBurioni
La mortalità in Lombardia è ben più del doppio di quella nelle altre regioni, se si muore “con il coronavirus e non per il coronavirus” vuole dire che i lombardi sono molto più malati degli altri. A me i conti non tornano, mi spiace. Voglio le cartelle. bravo @Cartabellotta https://twitter.com/Cartabellotta/status/1237494569954091009 …Nino Cartabellotta@Cartabellotta#coronavirus: bravo @RobertoBurioni. Le Istituzioni rendano pubblici i dati. In ogni caso, “per” o “con” #COVID19 , il sovraccarico della #sanità in #Lombardia non lascia dubbi sulla necessità di #StateACasa https://twitter.com/robertoburioni/status/1237484846441730048 …1,79310:47 PM – Mar 10, 2020Twitter Ads info and privacy630 people are talking about this
il giornale.it