Francia, ministro positivo al coronavirus. Era stato con Macron
Il nuovo coronavirus ha colpito anche il sistema politico francese, visto che il ministro della cultura, Franck Riester, uno che negli ultimi giorni è stato a stretto contatto con Macron, è risultato positivo al test.
Riester si è messo in autoisolamento nella propria casa, a Parigi, e le sue condizioni non sembrano, almeno per il momento, destare preoccupazioni. Il problema è che mercoledì scorso l’uomo ha partecipato al Consiglio dei ministri, mentre due settimane fa era a Napoli per accompagnare il presidente Emmanuel Macron nella visita in terra italiana.
Durante quella tappa, Macron e Riester hanno incontrato sia il premier italiano Giuseppe Conte che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Non solo: Macron, che come detto ha viaggiato con il ministro della cultura francese, venerdì scorso era a teatro, in Francia, per invitare i francesi a non andare nel panico. Eppure, nonostante la narrazione ottimista del capo dell’Eliseo, nel Paese ci sono più di 1.400 contagi e 30 morti.
In altre parole, come sottolinea il quotidiano Libero, la Francia sta commettendo lo stesso errore dell’Italia, cioè sottovalutare il nuovo coronavirus. Già, perché mentre l’Italia ha pagato un conto salatissimo, a Parigi i politici continuano a rassicurare i cittaadini. Macron e Brigitte, per dire, erano a teatro quasi a voler lanciare un messaggio chiarissimo: la vita quotidiana va avanti.
E qui torniamo a Riester, che viene descritto in piena forma ma comunque contagiato. Probabile che il ministro sia stato infettato all’Assemblea nazionale, dove sono risultati positivi al Covid-19 cinque deputati e altri due membri del personale. Come se non bastasse, appena una settimana fa, Riester ha trascorso molto tempo nell’aula parlamentare per presentare un progetto di legge sugli audiovisivi.
Considerando l’alta contagiosità del coronavirus, molti esponenti del sistema politico francese sono quanto meno a rischio di essere stati contagiati dal collega. Anche perché mercoledì 4 marzo Riester ha partecipato al citato Consiglio dei ministri, al quale era presente anche Macron. Il venerdì precedente il politico contagiato era alla cerimonia dei César (gli Oscar del cinema francese) e il giorno ancora prima a Napoli, insieme a Conte, 11 ministri italiani, Mattarella e alle delegazioni diplomatiche.
Rafforzate le misure di sicurezza attorno a Macron
L’Eliseo non ha ancora chiarito quali misure di quarantena potrebbero imporsi i membri del governo. Da oggi misure di tutela aggiuntive sono state prese attorno a Macron ai suoi collaboratori, con limitazione delle visite e delle riunioni.
E così al fine di “preservare l’ambiente di lavoro del presidente” non si organizzeranno più riunioni nei suoi uffici e si presterà attenzione agli oggetti che il presidente userà da ora in avanti, dalle penne ai dossier e ai blocchi di fogli. Le visite pubbliche saranno sospese mentre verranno ridotti allo stretto necessario gli invitati a colazioni o pranzi di lavoro.
Le riunioni negli uffici saranno sostituite da quelle all’interno di sale apposite dove sarà previsto un intervento di pulizia tra una riunione e l’altra. Infine dovranno prestare attenzione i più stretti collaboratori del capo dello stato rispetto ai trasporti e alla frequentazione di cinema o teatri.
Certo è che lo scenario si sta facendo sempre più cupo. Altro che andare a teatro, Macron – problema del contagio a parte – deve preoccuparsi del bilancio sempre più grave dei cittadini infetti. I positivi sono 1412, dei quali 66 in gravi condizioni; i morti sono arrivati a quota 30. E in tutto questo i francesi, stimolati dal proprio presidente, continuano a trascorrere le giornate come se niente stesse accadendo.
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