Coronavrius, fino a tre mesi di carcere per chi non rispetta il divieto di uscire dalla zona arancione
Che il coronavirus abbia fatto un salto di qualità in Italia è indubbio. Lo dimostrano le cifre, le misure prese, gli appelli, il clima cupo che si respira. Soltanto domenica, impennata nei contagi paria 1.326 casi. I decessi in 24 ore sono schizzati a 133 per un totale di 336. E, interpellato da La Stampa, a fotografare la situazione, ci pensa Andrea Ricciardi, professore di Igiene e consigliere del ministero della Salute, che parla chiaro e tondo: “Il problema è che oggi molti ragionano credendo che la possibilità di infettarsi è comunque una eventualità remota, perché giudicano poca cosa gli oltre 7mila positivi ad oggi rispetto al fatto che in Italia siamo 60 milioni”.
Discorso che però, secondo Ricciardi, non regge: “Chi ragiona così non sa che un virus di questo tipo può espandersi senza trovare resistenze, perché manca un vaccino e perché essendo nuovo tutta la popolazione è sprovvista di anticorpi per fronteggiarlo”. Il punto, più spaventoso, sono le cifre snocciolate su quanto possa dilagare il virus. A parlare sono le curve dei grafici elaborati dagli epidemiologi e non soltanto in Italia: secondo i modelli, potrebbe colpire fino al 60% della popolazione, il che significa che in base ai tassi di mortalità potrebbe esserci un milione di morti soltanto in Italia. Cifre sconvolgenti, dovute in primis al collasso del sistema sanitario e dei reparti di terapia intensiva, a cui già siamo vicini. Senza tenere conto che, con simile cifre, neppure chi viene colpito da patologie “ordinarie”, quali infarti e ictus, non potrebbe essere curato.