Coronavirus, Burioni contro il governo: “Follia pura. Così si favorisce il contagio”
Roma, 8 mar – “Follia pura“. Così su Twitter ha commentato il virologo Roberto Burioni l’esodo da Milano, con i treni della notte presi d’assalto, scatenato dalla fuga di notizie sul governo Conte intenzionato a “chiudere” l’intera Lombardia per contenere l’epidemia di coronavirus. “Si lascia filtrare la bozza di un decreto severissimo che manda nel panico la gente che prova a scappare dalla ipotetica zona rossa, portando con sé il contagio. Alla fine l’unico effetto è quello di aiutare il virus a diffondersi. Non ho parole”. “Non solo confonde. Porta la gente a partire dalla Lombardia (e dalle altre province con alto numero di casi) per altre zone, favorendo in modo irreparabile la diffusione del contagio. E’ un comportamento totalmente irresponsabile“, è l’attacco dell’esperto al governo giallofucsia.
Burioni ribadisce: “Con il virus si può morire e si finisce in rianimazione”
Burioni poi ribadisce quelle che secondo lui sono le disposizioni necessarie per rallentare il coronavirus. “Si può andare al lavoro, al supermercato, ma non è il momento per cene, aperitivi, concerti, palestre. Bisogna stare a casa. E quando si esce bisogna sempre stare a un metro di distanza dalle altre persone, non dare strette di mano e lavarsi spesso le mani. Tutto quello che è possibile fare online, dobbiamo farlo online”. Per il virologo “bisogna ribadire alcuni punti fondamentali, come il fatto che questa non è un’influenza, è qualcosa di molto più grave. Altro punto importante, non è vero che non si muore di coronavirus: si muore di coronavirus e soprattutto oltre che morire si finisce in rianimazione”. Poi arriva l’avvertimento più grave: “E se saturiamo i posti nelle rianimazioni moriranno sia i pazienti con Covid-19 che chi ha un infarto o un trauma“. Quest’ultimo aspetto è il più preoccupante: il Sistema sanitario nazionale rischia il collasso, in caso di un aumento tale dei ricoveri in terapia intensiva da non sapere più dove mettere i pazienti.
Adolfo Spezzaferro