Vauro disgustoso, difende i francesi sulla pizza al Coronavirus: “Non provo alcun sussulto nazionale”

Vauro disgustoso anche al tempo del Coronavirus. Ci sarebbe da fare quadrato con tutti gli italiani, invece: “Non provo un sussulto nazionale per il video francese della pizza Corona di Canal Plus. Né per la sua avvenuta rimozione. Né per il Coronavirus, che chiamerei il ‘Coronapalle’, dato che ci hanno fatto due palle così!”.

Il vignettista te lo ritrovi sempre contro anche quando con un vile sciacallaggio i cugini francesi ce la mettono tutta a farci apparire ridicoli nei momenti drammatici. Senzapietà. Prendiamo atto dell’antitalianità di Vauro, semmai ce ne fosse bisogno. Vauro sta con i francesi che ci hanno insultato. Aggiunge infatti: “Citando Ugo Tognazzi ‘rivendico il diritto alla cazzata’ anche per i francesi”.

Insomma, per Vauro lo spot che ironizza sulla pizza italiana al Coronavirus non sarebbe altro che satirainnocua. E non una battuta squallida. Video disgustoso per insinuare che i prodotti Made in Italy sono contaminati da coronavirus. “Disprezzo per gli autori di questa immondizia anti italiana”, aveva detto Giorgia Meloni. La Francia dopo la presa di posizione bipartitan della politica italiana si è scusata e la tv francese ha ritirato il video, che tra l’altro non faceva ridere nessuno. Come non fa ridere nessuno Vauro da molto tempo. Dovremmo esserci abituati.

Infatti il  satirico ne approfitta per gettare  una spruzzata di veleno su Zaia e Fontana: “Non è un buon pulpito quello da cui viene la predica. Ricordo che non un comico, non un satirico ma un presidente della Regione ha sostenuto di aver visto video di cinesi mangiatori di topi vivi”. Non sappiamo bene cosa c’entri con la pizza al coronavirus dei francesi. Un filmanto penoso che a Vauro piace. Sostiene si tratti di un “filmato satirico alla Charlie Hebdo che tende a rendere grottesche e ad esasperare in modo irriverente alcune situazioni”. Questo dà la misura a che livello sia giunta la vena creativa di Vauro: bisognerebbe ridere perchè lo “stile” ci ricorda il giornale satirico francese. Che – per inciso- ci irrideva per il terremoto e per la tragedia di Ricopiano, con vignette irricevibili e inguardabili.

«Ci si può meravigliare del fatto che il nostro Paese all’estero non sia credibile quando un governatore della Lombardia è l’attore protagonista di un filmato ormai diventato virale in cui maldestramente prova con doppio tentativo a mettersi una mascherina inutile? O quando una Regione invita gli over 65 a restare a casa? Io – ironizza – il 24 marzo compio 65 anni. Dunque adesso me la godo come un maiale e poi mi recludo”. Sul profilo Fb di Vauro molti prendono le distanze: uno per tutti. “Il cinismo non è satira. Scherzare sui morti come Charlie Hebdo col terremoto, non fa ridere né riflettere”. Citiamo Cesara Buonamici, la giornalista che a Stasera Italia ha detto a proposito del video  francese: “Bisogna essere delle brutte persone per fare una cosa del genere”. Ecco, tiriamo le somme….

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