Coronavirus, ora il Senato si blinda
Per contrastare la diffusione del coronavirus, a palazzo Madama arrivano nuove misure.
Al Senato si deve continuare ad assicurare la funzione istituzionale e così il Collegio dei Questori ha comunicato ai senatori le nuove disposizioni per accedere al palazzo. Secondo quanto appreso da AdnKronos, tutti coloro “che frequentano le sedi del Senato della Repubblica che abbiano sintomi che possano essere, sulla base di quanto stabilito dalle autorità sanitarie competenti, indicativi di possibile infezione (febbre, mal di gola, tosse, rinorrea, difficoltà respiratorie, sintomatologia simil-influenzale)” sono invitati “ad evitare di accedervi”. Palazzo Madama quindi si blinda ancor di più per affrontare l’emergenza sanitaria.
Ma non è finita qui. Un’altra disposizione spiega che “in applicazione del principio di massima cautela, sono invitati ad evitare di accedere alle sedi del Senato, anche in assenza dei predetti sintomi: coloro che, dal 1° febbraio 2020, siano transitati e abbiano sostato nei comuni di cui all’allegato 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2020 (si tratta dei comuni delle zone rosse del Lodigiano e del Padovano, ndr)”. Queste persone “sono tenute a comunicare la predetta circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio, ai fini dell’adozione, da parte dell’autorità sanitaria competente, di ogni misura necessaria, ivi compresa la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva”.
Provvedimenti anche per chi è rientrato dall’estero. Anche se in assenza di sintomi, sono tenuti a fare comunicazione alla Asl competente coloro che dal 1° febbraio “abbiano fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato nelle aree della Cina interessate dall’epidemia”.
Infine, nel caso in cui una persona manifesti alcuni sintomi mentre si trova nella sede del Senato “dovrà contattare immediatamente l’ambulatorio di Palazzo Madama” evitando di accedervi direttamente: saranno gli operatori sanitari valutare il caso e disporre i necessari interventi.
Misure che si aggiungono a quelle già prese pochi giorni fa. Al Senato erano state sospese le gite scolastiche, le conferenze stampa e i convegni, ridotti gli acessi delle persone esterne e disposti alcuni scanner per controllare la temperatura corporea a chi entra nel Palazzo. Provvedimenti presi per “garantire la continuità dell’attività legislativa” – aveva spiegato al termine di una conferenza dei capigruppo il vice-capogruppo del Pd, Dario Stefano – e fare in modo che l’istituzione continui a funzionare nonostante l’emergenza sanitaria.
il giornale.it