Cruciani a “L’aria che tira” spiazza tutti: “Sono mussoliniano. Nel senso che…”

Giuseppe Cruciani ama sorprendere e quasi sempre gli riesce benissimo. Lo fa con le parole, con l’ironia, con il giocare sul politicamente scorretto. E lo ha fatto anche stavolta, ospite dell’amico David Parenzo a “L’aria che tira“, su La7. Parlando del caso del momento, cioè quello Boccia-Sangiuliano, che ha portato alle dimissioni del ministro della Cultura, il conduttore de “La Zanzara” dice la sua sulla vicenda e lo fa con un gioco di parole che fa trasecolare sia il conduttore che l’altra ospite in studio, Alessandra Mussolini. Interpellato da Parenzo, Cruciani si fa beffe del politicamente corretto e esordisce con una frase che spiazza tutti, anche a seguito della pausa scenica che si prende subito dopo: “Ti dico subito: sono mussoliniano“. In studio cala il gelo. Subito la camera va sulla Mussolini che prontamente chiede spiegazioni: “Cioè?“. Parenzo, dal canto suo, reagisce sarcasticamente e, allargando le braccia: “Beh non è una novità in questo paese. Cruciani, però, subito dopo spiega.

Il giornalista di Radio 24 chiarisce il suo pensiero: “Sono mussoliano non nel senso malevolo che voi potete intendere lì a La 7“, lancia un’altra frecciatina. Poi aggiunge: “Sono mussoliniano cioè della versione di Alessandra Mussolini che ha appena detto. Cioè: basta con sta vicenda, basta”. A quel punto tra Cruciani e Alessandra Mussolini scoppia la concordia, così l’ex europarlamentare ne approfitta per ribadire il suo pensiero: “Basta, basta. Si stanno sovreccitando. C’è il direttore de La Stampa che voleva vendere i materassi appena fatto l’intervista. Era felicissimo”. Parenzo allora puntualizza: “Ha fatto uno scoop giornalistico”. Ma Mussolini insiste: “Sì, ma è pur sempre un direttore de La Stampa. Sembra che stava a vendere…”. E Parenzo: “Che vendere? Ha fatto uno scoop. Dovete ringraziare Malagutti e La 7 per quello che abbiamo fatto”. E Mussolini: “No, voi non vedevate l’ora che succedeva sta sbocciata, perché sennò non sapevate di cosa parlarvi. Invece il governo è stabile e non cade”.

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