Se cercate razzisti li trovate a Strasburgo. Sassoli contro l’Italia

Se cercate razzisti li trovate a Strasburgo. Li capitana David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, autore di uno straordinario gesto di antipatriottismo. Ha avallato una pratica odiosa contro i suoi connazionali eletti a Strasburgo, quelli provenienti da Lombardia e Veneto, da Emilia e Piemonte. Applausi a scena aperta.

Nessuno reagisce da Roma a questa robaccia? Hanno capito a Palazzo Chigi e al Quirinale che il casino totale creato da Conte e il suo circo è arrivato a svergognarci fin lassu’?

Due disposizioni contro gli italiani

In pratica ci sono due disposizioni. Una riguarda il personale. Se vieni da una delle quattro regioni colpite per ora dal Coronavirus, te ne stai a casa in quarantena. Ai deputati – dicono – è solo un consiglio. Che di questi tempi suona peggio di un anatema.

Si dirà: ma vogliono tutelarsi. A spese della rappresentanza italiana? Magari bloccando anche chi prende il volo da Milano proveniendo dal Centrosud d’Italia?

Una decisione schifosa: basterebbero una trentina di tamponi per individuare se qualcuno è stato colpito senza saperlo. Invece, si dà addosso agli italiani.

Nel nostro Parlamento si consente di non andare in aula a deputati e senatori che sono in una delle undici città oggetto del blocco totale previsto dal decreto Conte. E non da tutte e quattro le regioni.

In Europa, invece, siamo alla barzelletta. I nostri rappresentanti del nord dovranno parlare in dialetto meridionale per non farsi individuare subito dalla polizia sanitaria? Ma in che mondo ci tocca vivere se Italia diventa sinonimo di malattia… Abbiamo rifiutato di mettere in quarantena chi arrivava dalla Cina e il contrappasso invece si abbatte inesorabilmente su di noi, sui nostri rappresentanti.

Non è decoroso per l’Italia. Non è dignitoso per gli italiani. E farebbero bene tutti i deputati delle altre regioni della nostra Nazione a voltare le spalle alla presidenza dell’assemblea in segno di solidarietà con i loro colleghi indicati come potenziali untori.

In pratica ci trattano da appestati. Sono razzisti

Ormai siamo trattati da appestati.

L’alternativa è aspettare il momento in cui toccherà agli altri Stati membri dell’Unione Europea, quando Sassoli vedrà frantumare ogni convocazione dell’Assemblea perché ci sarà il deserto. Non si pensi di poter riservare un trattamento del genere solo ai nostri deputati di quelle regioni.

Figuriamoci che cosa stanno facendo a tutti i cittadini. Davvero è da chiedersi che cosa stia combinando la diplomazia italiana. La Russia e l’Arabia Saudita sconsigliano i viaggi da noi. L’Olanda indica come luoghi da non frequentare non solo gli undici comuni isolati, ma anche – chissà perché – Roma e il Lazio. L’Iraq controlla tutti i passeggeri italiani. Il Kuwait sospende i voli dall’Italia, Giordania e le Seychelles ci chiudono direttamente gli aeroporti. E persino El Salvador. Tutto il mondo è Mauritius.

C’è dalle parti di Roma qualcuno che abbia ancora un po’ di orgoglio nazionale e di dignità da sbattere in faccia al mondo? Conte la smetta di attirare le telecamere presso la protezione civile, recuperi un contegno, cerchi di recuperare credibilità internazionale se ci riesce.

E’ intollerabile sentirsi trattati come se fossimo lo zimbello del pianeta. Wuhan non è in Italia.

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